Il finale di Boss Level, film conosciuto in Italia con il titolo di Quello che non ti uccide, necessita di una spiegazione poiché si conclude con un clamoroso cliffhanger che può lasciare qualche dubbio agli spettatori. Tuttavia gli eventi narrati nella pellicola, e una dichiarazione dello stesso regista a riguardo, vengono in nostro soccorso e possiamo essere certi che il protagonista Roy, dopo aver fermato il loop temporale nel quale era incastrato, riesce a salvare sua moglie e suo figlio.
Per spiegare a dovere il finale di Boss Level bisogna fare qualche passo indietro e snocciolare la storia nel suo complesso. Roy (Frank Grillo) è un veterano delle forze speciali e si ritrova bloccato in un loop temporale quando viene ucciso da un gruppo di assassini per poi risvegliarsi la stessa mattina e venire colpito a morte nuovamente. In breve tempo scopre quanto segue: la sua ex moglie Jemma (Naomi Watts) è una scienziata che ha creato, tramite il progetto Osiride, una macchina che permette di controllare il tempo e riavvolgerlo. Il macchinario le è stato commissionato dal malvagio colonnello Clive Ventor (Mel Gibson) che ha intenzione di controllare il mondo e quando lei non gli è più utile la fa assassinare. Per fermarlo lo intrappola in un loop temporale legato, però, all’ex marito che fa ripartire tutto da capo morendo. Lo stesso Roy era vittima di alcuni esperimenti di manipolazione del tempo da parte di Ventor senza che ne sapesse niente. Quando si rende conto della cosa ripete ogni loop fino a raggiungere il boss di fine livello, così chiama il cattivo.
Quest’ultimo gli rivela di aver ucciso Jemma, ma che lei è l’unica a poter fermare la macchina e se non succederà il mondo finirà per collassare ed essere distrutto. Perciò capendo che non potendo fare nulla per impedire la fine del nostro pianeta decide ogni giorno di uccidere Ventor e i suoi scagnozzi e passare il resto della giornata con suo figlio Joe (Rio Grillo) finché il ragazzo non gli dice di aver parlato con la padre di mattina presto. Capisce, quindi, che lei non è morta fuori dal loop temporale e va a salvarla per trovare un modo di fermare la macchina. L’unica possibilità, però, risiede nello stesso Roy poiché è su di lui che si basano le specifiche della macchina e può essere fermata solo se lui si sacrifica entrando in un portale.
Ed è qui che si raggiunge la conclusione della storia. Roy disattiva il marchingegno, ma riesce miracolosamente a sopravvivere. Ora non c’è più possibilità di ritorno, se muore non tornerà più indietro, ma deve salvare sua moglie dall’attentato, mettere in sicurezza il figlio e uccidere Ventor e tutti i suoi scagnozzi in soli 14 minuti. La sequenza finale si chiude con Roy che dice sarà un gioco da ragazzi.
In molti si sono, quindi, interrogati se il protagonista riesca effettivamente a salvare i suoi cari senza morire, ma esattamente come in un videogioco, ha acquisito abbastanza esperienza e consapevolezza di cosa sta per accadere da poter portare a termine la missione un’ultima volta e raggiungere il Boss finale. Ce lo conferma anche il regista Joe Carnahan che ha dichiarato in un intervista: “Oh, penso che Roy ce la faccia. Perché no? Ascolta, a quel punto si è fatto strada attraverso l’intero film quindi, perché no? Penso di sì, che ce la farà.”
Boss Level è un thriller action con Frank Grillo e diretto da Joe Carnahan. Il film era già pronto per l’uscita nel 2018 e aveva attirato l’interesse di milioni di appassionati e fan, ma nessun distributore si è fatto carico di farlo arrivare sul mercato fino al Giugno del 2020. In Italia arriva su Prime Video solo nel 2021 con il titolo di Quello che non ti uccide.