Attacco al potere 3, film del 2019, finisce con Mike che viene scagionato. Le sue dimissioni verranno rifiutate da Trumbull che lo promuoverà Direttore, posizione che Mike accetta alla fine con orgoglio.
Nell’esplosivo finale, Mike (Gerard Butler) recluta un improbabile alleato, Clay (Nick Nolte), suo padre e veterano della guerra del Vietnam, e passa all’offensiva contro coloro che vogliono mandare gli americani in guerra, nemici che provengono anche dalla stessa Casa Bianca. Infatti, Jennings (Danny Huston) e i suoi uomini uccidono la maggior parte della scorta del presidente, ma Banning costringe i mercenari a ritirarsi dopo aver ritardato abbastanza a lungo l’arrivo delle forze dell’ordine federali statunitensi. Jennings, con gli uomini rimasti, si raduna sul tetto per fuggire in elicottero. Banning distrugge il veicolo con un lanciagranate. I due uomini si affrontano e Mike accoltella Jennings, lasciandolo morire dissanguato. In seguito, Mike viene scagionato, mentre Trumbull (Morgan Freeman) e Gentry (Lance Reddick) vengono a conoscenza che anche Kirby (Tim Blake Nelson) con la compagnia paramilitare Salient era coinvolto. Anche quest’ultima minaccia viene prontamente debellata con il suo arresto.
Attacco al potere 3 è il terzo capitolo della serie guidata da Gerard Butler e incentrata su Mike Banning, agente dei servizi segreti americani, e sulla guerra al terrorismo. Sulla scia di Attacco al potere (Olympus Has Fallen) del 2013 e Attacco al potere 2 (London Has Fallen) del 2016, questo sequel prevede che Mike venga incastrato per un tentato omicidio del nuovo Presidente Allan Trumbull.