Cattive acque è basato sulla storia vera della ventennale battaglia legale tra l’avvocato Robert Bilott e la società DuPont per l’inquinamento idrico di Parkersburg. La maggiore fonte di ispirazione e studio della vicenda è stata, comunque, un articolo di Nathaniel Rich e pubblicato sul New York Times Magazine.
Nel 1998 Robert Bilott (che nel film è interpretato da Mark Ruffalo) è stato ingaggiato da un contadino convinto che il suo bestiame fosse morto dopo aver bevuto un’acqua contaminata dalle vicine aziende DuPont e Chemours Co. Dopo un veloce controllo, l’avvocato scopre che le due aziende non stavano smaltendo nel modo adeguato i loro rifiuti chimici. Questi ultimi sono delle sostanze non presenti in natura, ma realizzate dall’uomo per uso industriale ed estremamente dannose per la salute anche solo entrandone in contatto, figurarsi ingerendole. Oltretutto sono definite persistenti perché, se finiscono in natura come in acqua, la inquinano a tal punto che ne resta traccia per moltissimo tempo, avvelenando territori e persone. A quel punto Bilott si occupa del caso dando il via a una class action che conta migliaia di persone colpite dalle sostanze chimiche. In breve tempo diventa il suo unico caso e se ne occupa per i 20 anni a seguire, rischiando di rovinare la sua carriera.
Gli avvocati della DuPont hanno fatto di tutto per insabbiare la cosa e per screditare Robert, tuttavia finalmente nel 2005 diventa di opinione pubblica la maniera in cui queste compagnie abbiano per anni smaltito in modo improprio tali sostanze mettendo a rischio la vita delle persone e del pianeta. Le compagnie contro cui si è scagliato Bilott hanno dovuto risarcire le vittime per milioni di dollari (in un primo caso 250.000.000 $ e in un secondo caso 600.000.000 $). Nel 2018 ha presentato una nuova class action che risulta ancora in corso.
Il film Cattive acque, diretto da Todd Haynes e con protagonisti Mark Ruffalo e Anne Hathaway, è stato un successo internazionale con l’89% di approvazione sull’aggregatore Rotten Tomatoes da parte di critica e pubblico.