Fair Play inizia con una scena di sesso tra i due protagonisti che ha fatto molto discutere, poiché cambia totalmente il modo con cui viene rappresentato il rapporto che l’uomo ha con le mestruazioni. Tuttavia il significato finale del film rende la scena più enigmatica di quanto si creda. Vediamo come.
Quasi all’inizio della storia vediamo Emily (Phoebe Dynevor) e Luke (Alden Ehrenreich) iniziare ad amoreggiare nel bagno di un locale finché lui non si abbassa per fare del sesso orale alla ragazza. Poco dopo i due si rendono conto, guardando il viso insanguinato di lui e i loro vestiti sporchi, che lei non si era resa conto di avere le mestruazioni. La reazione di Luke è naturale, di ilarità, come se non fosse successo niente di male. La modalità genuina e positiva con cui è stata rappresentata questa scena ha fatto molto discutere perché solitamente le mestruazioni, se non invisibili, vengono usate nei film per gag derisorie e squallide, con personaggi che reagiscono di fronte alle proprie fidanzate con disgusto, demonizzando il corpo della donna e un aspetto di una relazione che dovrebbe essere normale.
Tuttavia, una volta giunti alla conclusione del film ci si rende anche conto che l’apertura mentale di Luke in questo aspetto della sua partner era solo una facciata. Nel momento in cui Emily diventa il suo capo, lui non riesce a sopportare che lei riesca ad andare avanti nel mondo del lavoro per i suoi meriti, dandole della prostituta e umiliandola più volte. Molti spettatori hanno, quindi, discusso di come Luke finga di sembrare aperto e tranquillo dinnanzi alle mestruazioni, solo perché così facendo si sente di poter imporre il suo potere su di lei passando per un bravo ragazzo.
In tanti stanno paragonando Fair Play a Storia di un matrimonio e a La Guerra dei Roses. Il film è disponibile su Netflix.