Beata ignoranza, film del 2017, finisce con la spiegazione della natura dell’esperimento condotto da Nina. L’esperienza dello scambio dei ruoli tra Filippo ed Ernesto si rivelerà chiarificatrice.
Il film interpretato da Marco Giallini e Alessandro Gassman li vede come due nemici/amici che si incontrano dopo tanti anni in una scuola, dove insegnano. Il loro rapporto che nel passato era amichevole adesso li vede distanti e scontrosi l’uno con l’altro. Sarà l’incontro con Nina a cercare di calmare le acque. Il personaggio interpretato da Valeria Bilello proporrà un esperimento sociale per mettere a tacere i dissapori tra i due: Ernesto dovrà provare a mettersi nei panni di Filippo, e viceversa. Quindi Ernesto dovrà abbracciare lo sviluppo tecnologico e i social e Filippo invece dovrà cercare di vivere senza il suo smartphone. Questo scambio di vite sarà soprattutto incentrato sullo scambio di pensieri diametralmente opposti dei due personaggi tra chi ha cieca fiducia dei confronti dei social e chi invece cerca in tutti i modi di starne alla larga. Alla fine, grazie all’esperimento, Ernesto capirà che c’è anche qualcosa di buono nelle nuove tecnologie e Filippo imparerà che la disconnessione dai social è importante per ricongiungersi con le persone a noi care.
Massimiliano Bruno dirige Beata Ignoranza, il suo quinto film dopo Confusi e felici e Gli ultimi saranno i primi che vedono come protagonisti rispettivamente Marco Giallini e Alessandro Gassmann. Il suo film del 2017 è una commedia italiana che si concentra molto su temi attuali e di grande tendenza: l’uso dei social, degli smartphone e in generale della tecnologia e del digitale nel quotidiano. Il film è stato accolto positivamente dal pubblico incassando circa 4 milioni di euro nel primo mese dall’uscita. Viceversa, la critica ha avuto da ridire sulla trama del film considerata troppo ripetitiva.