Rain Man – L’uomo della pioggia è ispirato ad una storia vera. Il celebre film con Tom Cruise e Dustin Hoffman è uscito nel 1988 ed il personaggio di Raymond Babbit richiama una persona realmente esistita, ossia Kim Peek. Un uomo che aveva una rara condizione chiamata sindrome di Savant, che gli ha dato talenti incredibili, tra cui una memoria formidabile.
Nel 1951, Kim Peek è nato con la macrocefalia, una condizione che gli ha fatto diventare la testa anormalmente grande. Quando i medici hanno approfondito la questione, hanno anche scoperto che aveva un danno al cervelletto e mancava il fascio di nervi che di solito collega i due emisferi del cervello. Quando Kim ha compiuto nove mesi, i medici dissero ai suoi genitori che non sarebbe mai stato in grado di camminare o parlare e gli consigliarono di collocarlo in un “istituto”: un’idea che i genitori di Kim respinsero. Quando quest’ultimo diventò poco più grande, iniziò a memorizzare interi libri che i suoi genitori gli leggevano, dopo averli ascoltati solo una volta. Quando ha imparato a leggere, la sua incredibile memoria è continuata e all’età di 7 anni aveva memorizzato ogni singola parola della Bibbia.
Quando aveva solo sei anni, i medici consigliarono ai genitori di Kim di sottoporlo ad una lobotomia per “curare” il suo parlare, agitarsi e camminare senza sosta. I suoi genitori hanno nuovamente ignorato il consiglio e hanno invece trovato dei tutor che seguissero Kim direttamente a casa. Nel corso del tempo, la lettura di Kim è diventata così veloce che poteva leggere un libro in appena mezz’ora. Come? Aveva iniziato a leggere entrambe le pagine contemporaneamente, una con l’occhio sinistro e una con il destro. Si stima che durante la sua vita Kim abbia letto e memorizzato fino a 12.000 libri.
Ma i talenti dell’uomo che ha ispirato Rain Man andavano ben oltre la memorizzazione dei libri. Se qualcuno gli avesse dato il proprio indirizzo, sarebbe stato in grado di dire loro i nomi delle persone che vivevano nella casa accanto (tramite memorizzazione della rubrica). Memorizzando le mappe, poteva anche fornire indicazioni a qualcuno per guidare tra due città qualsiasi del mondo. Memorizzava anche composizioni musicali nota per nota e poteva fare calcoli tramite il calendario (e capire, ad esempio, che giorno della settimana era il 24 giugno 1632).
Nel 1985, lo sceneggiatore Barry Morrow incontrò per caso Kim Peek e ne rimase così sbalordito che decise di scrivere la storia che sarebbe poi diventata Rain Man. Nel 1987, Dustin Hoffman ha chiesto di incontrare Kim per aiutarlo a prepararsi per il suo ruolo. La madre di Kim, Fran, ricorda che Dustin disse a Kim mentre se ne andava: “Potrei essere la stella ma tu sei il paradiso“.
In ogni caso, sebbene Kim Peek sia stato l’ispirazione, nel film ci sono state alcune modifiche abbastanza importanti. Ad esempio, il personaggio di Raymond è affetto da autismo, mentre Kim non lo era (sebbene inizialmente gli fosse stato diagnosticato erroneamente). Dopo il film, Kim ha ricevuto molte richieste di apparizioni pubbliche e, insieme a suo padre, ha girato per il mondo promuovendo messaggi di uguaglianza, senza mai chiedere denaro per le sue conferenze. Dopo che ha vinto l’Oscar per la sua interpretazione, Dustin Hoffman ha persino regalato la statuetta a Kim perché la portasse con sé. Purtroppo, nel 2009 Kim ha avuto un infarto ed è morto nella sua casa all’età di 58 anni. Sebbene la sua vita sia stata piuttosto breve, non c’è dubbio che abbia avuto un enorme impatto sul mondo.