Matteo Messina Denaro ora arriverà anche al cinema, la vita dell’ex latitante sarà raccontata in un film. La sceneggiatura sarà basata sul libro U Siccu di Lirio Abbate. I diritti del romanzo sono stati acquistati da Marco Belardi con la sua società, la Bamboo Production. Il libro ha venduto diecimila copie
Lirio Abbate, autore de ‘U Siccu’, è un giornalista che da anni si batte contro la mafia. Nell’incipit del libro, l’autore si chiede “Chi protegge il latitante più pericoloso d’Europa“. Nella copertina Lirio Abbate descrive l’arrivo al commissariato di Polizia di Castelvetrano, Trapani, di Matteo Messina Denaro, l’ultima volta che le forze di polizia riuscirono a vederlo in viso, prima della latitanza.
“È il 30 giugno 1988. Un giovane varca le porte del commissariato di Polizia di Castelvetrano, Trapani. Non è un nome noto alle forze dell’ordine, il suo. Il ragazzo, interrogato come persona informata sui fatti per un omicidio, dichiara di essere un agricoltore e di non avere nulla di rilevante da riferire sulle indagini – si legge nel libro – È molto magro, in paese lo chiamano u Siccu, lo sguardo è segnato da uno leggero strabismo. Sarà quella la prima e ultima volta in cui Matteo Messina Denaro, oggi il latitante più pericoloso d’Italia, incontra gli uomini in divisa“.
Da questo momento particolare “Inizia la ricostruzione della storia, umana e criminale, dell’ultimo dei corleonesi”. Lirio Abbate traccia ne libro: “Il ritratto di un uomo invisibile da più di trent’anni. Ritroviamo qui il giovane amante del lusso e il “fimminaro” delle notti palermitane; il killer spietato, il boss, lo stratega, il mafioso che ha avallato e curato la scelta stragista di Cosa nostra negli anni Novanta. E poi il padre, il latitante imprendibile, l’affarista che ha stretto legami indissolubili con la politica, l’imprenditoria e la massoneria. Mostrando il ruolo che il boss ha avuto nelle gerarchie mafiose, il libro spiega perché la cattura di Matteo Messina Denaro, depositario dei segreti della mafia, segni un passo decisivo per sconfiggere Cosa nostra“.
Marco Belardi e la Bamboo Production assicurano che “Sarà una produzione imponente e la regia sarà affidata a un importante regista italiano”, scrivono nel comunicato che ufficializza il progetto“.