Quattro anni dopo il debutto di The Dreaming, scritta da Si Spurrier, ecco un nuovo racconto nell’universo narrativo di Sandman che ci porta nelle terre del Sogno e a contatto con tutto quel che ruota loro attorno nella contemporaneità, nell’era successiva alla morte di Morfeo. Sogno degli Eterni non è quello della saga originale di Neil Gaiman, bensì il piccolo Daniel, ed è il suo regno ad aver affrontato grandi minacce in passato e ad essere al centro delle trame di Sandman Universe: Nightmare Country, scritta da uno degli sceneggiatori più talentuosi dell’attuale scena comics: James Tynion IV. Nella nostra recensione di Nightmare Country, il primo volume targato Panini raccoglie la prima parte della serie DC Comics che ha debuttato in aprile negli Stati Uniti, sotto l’etichetta Black Label.
Trama: il Corinzio cammina di nuovo fra i vivi
Se coloro che hanno conosciuto il personaggio di Sogno tramite la serie Netflix del 2022 potrebbero quindi trovarsi spaesati, di fronte a una nuova incarnazione dell’Eterno, non dovrebbero far fatica a riconoscere il Corinzio, l’incubo ribelle principale antagonista della riuscita trasposizione che abbiamo visto sul piccolo schermo. Attenzione, però: anche questa figura è una nuova versione dell’incubo dagli occhi dentati che divenne un terribile serial killer e che fu distrutto da Morfeo nelle storie originali. Ben più devoto che in passato al proprio padrone e decisamente più fedele al suo dovere di mostrare all’umanità il peggio di sé durante il sonno, in modo che sia sempre spinta a tenere a bada i suoi aspetti più terribili, il Corinzio farà presto la conoscenza di Madison Flynn.
Artista e studentessa al college, Madison è incapace di sognare sin dall’infanzia, ma in compenso un incubo ricorrente le appare durante la veglia. Si tratta di un essere vagamente umano, deforme e corpulento, che al posto degli occhi ha bocche non munite di denti, bensì di lingua. Lei lo ha battezzato Uomo che sorride e la sua connessione con il brutto sogno più famoso dell’universo di Sandman è tale da richiamare nuovamente il Corinzio nel mondo reale, in aperta rottura con le leggi del reame dei sogni. Questa volta, però, non è l’egocentrismo malvagio e non è l’ossessione a richiamarlo sulla Terra, bensì la curiosità e la sincera preoccupazione per Madison. Come i mali, a quanto pare, non tutti gli incubi vengono per nuocere.
Anche perché attorno alla giovane, reietta e inappagata, dissociata dal Sogno quanto dalla maggior parte dei propri simili, i guai vanno ben oltre le misteriose apparizioni dell’Uomo che sorride. Due misteriosi e inquietanti cacciatori sono sulle sue tracce, gli efferati assassini conosciuti come Estasi e Agonia. Inoltre, finirà coinvolta nelle trame di un politico rampante e senza scrupoli compromesso con forze che vanno ben oltre la sua comprensione. La sua unica speranza potrebbe davvero essere l’incarnazione, sotto forma di incubo, del peggio dell’umanità intera.
Bentornati sulle terre del Sogno
Se Simon Spurrier e Bilquis Evely erano riusciti, con The Dreaming, a riportarci nell’universo di Sandman ma non precisamente alle sue atmosfere, anche per lo stile d’impatto e fortemente incardinato sull’intreccio della scrittura del bravo sceneggiatore britannico, Nightmare Country sembra davvero ricondurci a molti degli stilemi che hanno reso le vicende tragiche di Morfeo una delle storie a fumetti più amate di sempre. Innanzitutto per la scelta di mettere in fortissima connessione i personaggi del Sogno con quelli del mondo della veglia, in una rete di rapporti che parte dalla condizione personale e sociale di Madison per allargarsi a un quadro generale che coinvolge l’aspetto più cosmologico del mondo in cui si muovono gli eventi.
I lettori e gli spettatori della serie TV riconosceranno il tentativo, sin qui riuscito, di Tynion di ripercorrere, aggiornate, le vie di Casa di Bambola, il secondo capitolo di Sandman e, in parallelo, la seconda parte della prima stagione della serie Netflix. Come Rose Walker, l’umana al centro degli eventi potenzialmente catastrofici di quella storia, Madison è una ragazza diversa dalle persone comuni. A quanto pare, non solo per la propria personalità. Proprio come Rose, ha attirato l’attenzione di forze ben più grandi di lei, apparentemente. Resta da vedere, dopo questo primo capitolo della serie, quali misteri si celino dietro le sue visioni e la cesura tra lei e le terre su cui un tempo regnava Morfeo.
Sacrificando qualcosa in termini di originalità, dato che l’eco di Casa di Bambola è ben avvertibile, Tynion IV rende però Nightmare Country un lavoro pienamente integrato al resto delle trame di Sandman. Non solo per l’attenzione, apprezzatissima, con cui ci fa esplorare il regno di Sogno in relazione al mondo degli umani, con una sensibilità vicina a quella di Gaiman, forse il più vistoso omaggio al creatore di questi personaggi leggendari, ma anche per la scelta saggia e azzeccata degli artisti a cui si accompagna.
Atmosfere oniriche e artisti all’altezza
Negli anni Ottanta e Novanta, Sandman nacque come una serie che trascinava iconografia e stili di disegno potentemente underground dentro un progetto ampio e ambizioso, grazie alle matite di artisti come Sam Kieth, Kelley Jones, Mike Dringenberg, Matt Wagner e tanti altri. Il contesto del mondo dei comics è radicalmente diverso, oggi, e certamente quella vita non era percorribile per Sandman Universe: Nightmare Country. Nonostante questo, è perfettamente posizionata la scelta di Lisandro Estherren, espressivo e sapientemente sghembo disegnatore di una delle storie horror più appassionanti degli ultimi anni, il Redneck di Donny Cates.
Chi si trova a proporre Sandman a lettori giovani o che giungono al mondo del Fumetto da esperienze visive particolarmente pulite, spesso si scontra con una certa resistenza nei confronti di un disegno che, per alcuni, risulta datato, impreciso, poco digeribile. In realtà, le linee non sempre precise, le deroghe alla coerenza (anche ravvicinate) di quelle tavole sono un punto di forza della creazione dell’immaginario onirico della serie. Ed Estherren, espressionista e sporco nel proprio tratto, è un disegnatore all’altezza del compito di racchiudere l’incubo, l’allucinazione, la mancanza di lucidità nella gabbia narrativa di Nightmare Country. Così come perfettamente a tono sono i contributi di grandi nomi come Andrea Sorrentino, Yanick Paquette e Francesco Francavilla.
Sin qui, insomma, ben più di una semplice operazione nostalgia, Sandman Universe: Nightmare Country conferma il buon rapporto con le narrazioni tangenziali all’horror e lo stato di grazia di James Tynion IV ai testi, dopo i successi di The Nice House on the Lake, Something is killing the Children e Department of Truth, in un’operazione che si connette in maniera importante allo spirito della serie originale e sembra voler ripartire da quel che conosciamo per aggiungere nuovi, gustosi tasselli nella seconda parte. Ne vogliamo ancora.
La recensione in breve
Con Sandman Universe: Nightmare Country vol. 1, James Tynion IV si conferma uno degli sceneggiatori di Fumetto più interessanti del momento e, grazie alle matite ispirate ed evocative di Lisandro Estherren, fa esordire in modo convincente il nuovo capitolo delle storie DC Comics ambientate nell'universo narrativo creato da Neil Gaiman.
-
Voto ScreenWorld