Le caselle email di Libero e Virgilio sono inaccessibili per gli utenti da ormai quasi tre giorni; il disservizio, che interessa quasi 9 milioni di utenti, è infatti iniziato alla mezzanotte di domenica 23 gennaio, e al momento in cui scriviamo non è stato ancora risolto; il malfunzionamento interessa szia le caselle di posta gratuite che quelle business, ottenibili cioè tramite un abbonamento a pagamento. Sembrano essere immuni dal problema solo le caselle di Posta Certificata di Libero, stando a quanto riportato da Il Post.
In un primo comunicato diffuso nella giornata di martedì 24 gennaio, Italiaonline, la società che gestisce i due servizi di posta elettronica, prometteva una pronta risoluzione, assicurando gli utenti che all’atto del ripristino non ci sarebbe stata alcuna perdita di dati, e che il disservizio era riconducibile a un problema tecnico, e non a un attacco hacker come inizialmente paventato.
“Le nostre parole vanno in primis agli utenti della Libero Mail e della Virgilio Mail, che hanno aperto con noi le loro caselle di posta elettronica: siamo consapevoli del disagio procurato e del disservizio. Stiamo lavorando incessantemente da ormai diverse ore per risolvere un problema infrastrutturale inaspettato e imprevisto – dichiara Diego Rizzi, Chief Technology Officer di Italiaonline – e che non è dipeso da sistemi sviluppati di Italiaonline. L’attuale situazione non è dipendente da attacchi cyber esterni. Come abbiamo avuto modo di comunicare ai nostri utenti in queste ore, in 25 anni di servizio fedele agli italiani, non ci è mai successo di restare off-line per così tanto tempo. Abbiamo letto tutti i messaggi comparsi sui social network e compreso perfettamente i disagi arrecati. Sappiamo che milioni di italiani contano su di noi per comunicare e questo ci sta dando la spinta per lavorare giorno e notte per risolvere il problema il più velocemente possibile.”
Dopo qualche ora di silenzio e nessun effettivo progresso, nel pomeriggio di mercoledì 25 gennaio, sul sito di Libero Tecnologia è stata rilasciata un’ulteriore nota esplicativa, a nome dell’azienda, che dettaglia meglio l’origine del problema e, ancora una volta promette soluzioni rapide; ecco un estratto del nuovo comunicato.
“Vogliamo, ora che siamo in grado di farlo, condividere con voi maggiori informazioni sull’accaduto, sul lavoro che stiamo facendo e dare un orizzonte temporale per la risoluzione del problema.
Nelle scorse settimane, al fine di offrire un servizio sempre migliore e sempre più aggiornato, abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo.
Purtroppo, un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso. Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni. Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati.
Prevediamo di ripristinare la Libero Mail e la Virgilio Mail entro le prossime 24/48 ore. Siamo consapevoli che questo crea difficoltà ai nostri utenti, ma il nostro essere il provider di posta degli italiani, ci impone la massima serietà.”
Stando a quanto dichiarato, dunque, il disservizio sarebbe da imputare a un malfunzionamento riguardante la nuova tecnologia di storage dei dati, affidata da Italiaonline a un’azienda esterna, tra le più importanti al mondo. La risoluzione dovrebbe richiedere tra le 24 e le 48 ore.
Poche ore prima della diffusione della nuova nota, il diffuso malcontento degli utenti era stato prontamente raccolto dal Codacons, l’ente a tutela dei consumatori, che a sua volta in una dichiarazione ufficiale aveva vivacemente protestato, minacciando anche una possibile richiesta di indennizzo per tutti coloro che fossero stati impattati dal disservizio, o addirittura, nell’eventualità più estrema, una class action.
“Il Codacons è pronto ad una class action per il black out dei servizi di posta elettronica Libero e Virgilio, fuori uso da oltre un giorno.
Da domenica sera circa 9 milioni di utenti che hanno un indirizzo mail aperto con Libero e Virgilio non riescono ad accedere alla propria posta elettronica, leggere documenti, mail di lavoro e comunicazioni personali. Un disservizio che sta creando enormi disagi specie a chi usa i servizi per motivi professionali, e ha attivato account a pagamento.
Un black out che rischia di avere ripercussioni pesantissime sugli utenti, generando oltre al danno morale anche ingenti danni materiali. Per tale motivo abbiamo deciso di inviare una formale diffida alla società Italia Online che gestisce i due servizi, chiedendo non solo di riattivare immediatamente la posta elettronica e risolvere i problemi tecnici, ma anche di disporre indennizzi diretti in favore di tutti gli utenti coinvolti nel disservizio.
Qualora l’azienda dovesse negare i diritti dei consumatori, siamo pronti ad avviare una class action a tutela dei 9 milioni di italiani danneggiati dal black out di Libero e Virgilio.”