I Maneskin hanno appena pubblicato il loro ultimo album “Rush” e per l’occasione hanno rilasciato una lunga intervista a The Guardian. Il gruppo romano ha toccato numerosi argomenti, dalle accuse di droga durante l’Eurovision, ai pregiudizi sul loro ‘curriculum’, alle assurde teorie del complotto che girano in rete contro di loro, concludendo con le accuse di queer-baiting, in particolare a Damiano David e Thomas Raggi.
La vittoria dei Maneskin all’Eurovision Song Contest fu contestata dai francesi, secondi classificati, che sostenevano che Damiano David avesse sniffato cocaina in diretta TV. Sembra che nell’occasione si fosse mobilitato perfino Macron, presidente della Francia. L’intervista di The Guardian al gruppo italiano parte proprio da questo episodio. “Penso che l’opinione che la gente ha di noi, e di me, sia completamente sbagliata” dice David. “La gente pensa che ci comportiamo come i Sex Pistols o i Mötley Crüe, ma non siamo niente del genere“, continua Damiano. “Siamo più istruiti sui rischi delle droghe e su come influenzano il nostro corpo. Non beviamo nemmeno più alcolici“, afferma il frontman del gruppo.
Da X Factor all’Eurovision, il curriculum del gruppo fa storcere il naso a molti critici. “Alcuni dei commenti stupidi che riceviamo sono probabilmente dovuti ad aver fatto questo tipo di percorso”, dice Victoria De Angelis. “Le persone hanno una mentalità così ristretta che non riescono a vedere oltre, per loro se abbiamo fatto l’Eurovision significa che siamo una merda. Non riescono ad ascoltare le nostre canzoni con una mente aperta e giudicarle in base a ciò che pensano veramente”.
La bassista della band prova a spiegare il significato di rock’n’roll nel 2023. “L’intero concetto di musica rock non è conforme a ciò che la società vorrebbe che tu fossi. È ignorare quelle regole inventate ed essere te stesso. Non pensiamo che la vera musica rock riguardi gli stereotipi di sesso, droga e stile di vita rock’n’roll” continua Victoria: “Riguarda l’espressione e la libertà creativa“.
“Siamo sempre stati molto divisivi“, dice David. “Ci sono un gruppo di persone che ci amano e sono molto orgogliose di quello che stiamo facendo, e poi c’è tutta un’altra parte fatta di conservatori e fan del rock’n’roll tradizionale e fascisti che ci odiano con tutte le loro forze. Poi c’è questa cospirazione che si sta accumulando“. Damiano racconta di una teoria che sta girando in rete: “Sì, ragazzi dovete essere informati. Si dice che stiamo diventando famosi perché veniamo pagati. Che stiamo lavorando con il governo italiano per condividere questa cultura gender fluid!”
“Molte persone sono davvero orgogliose” ripete Victoria De Angelis. “Ma l’Italia è un paese molto conservatore e sono intimiditi dal fatto che qualcuno possa truccarsi o indossare tacchi alti o apparire seminudo o non essere etero. Ma fanculo a loro“. “La loro passione per la nudità”, come la chiama The Guardian, ha messo il gruppo nei guai anche sul palco degli MTV VMA, dove sono stati premiati per il singolo I Wanna Be Your Slave. Mentre David indossava un collare per cani, gambali di pelle e perizoma che lasciava scoperti i glutei, Victoria aveva un capezzolo coperto da una stella d’argento e l’altro scoperto. “Siamo troppo caldi per la televisione americana“, sorride la De Angelis. “È così stupido perché vogliono apparire così aperti e poi si spaventano per un paio di capezzoli. C’è questa differenza tra i corpi degli uomini e delle donne e il modo in cui sei percepito e sessualizzato tutto il tempo. Tutti hanno i capezzoli”.
Il gruppo risponde anche alle accuse di queer-baiting, piovute in particolare su Damiano David e Thomas Raggi per la loro propensione a truccarsi e alla sperimentazione di uno stile più fluido. “Ci sono alcuni casi in cui succede, ma a volte le accuse sono molto estreme“, dice la De Angelis. “È stupido per le persone queer, che dovrebbero combattere questi stereotipi, etichettarli in questo modo ed alimentare l’odio. Il fatto che Thomas e David siano etero non significa che non possano truccarsi o indossare i tacchi“. Damiano David concorda: “Tutto ciò che facciamo io e Thomas è sempre filtrato da due persone che sono queer. Ovviamente non sperimentiamo le stesse cose, ma viviamo ogni giorno a stretto contatto con le persone della comunità”.