Channing Tatum si è recentemente sottoposto alla macchina della verità durante un’intervista con Vanity Fair, laddove si è espresso sui due film di G.I. Joe in cui è apparso, spiegando che non voleva assolutamente recitare in quei lungometraggi rifiutandosi di firmare per ben “sette volte“. Alla fine però Tatum è stato costretto ad accettare poichè ancora legato a un accordo con la Paramount Pictures.

La star ha dichiarato: “Il primo l’ho rifiutato sette volte, ma avevano un’opzione su di me e dovevo fare il film“. I fan ricorderanno che nel sequel del 2013, “G.I. Joe: Retaliation“, Duke viene ucciso nei primi 10 minuti del film quando il cattivo Zartan (Arnold Vosloo) si traveste da presidente degli Stati Uniti e ordina un attacco aereo contro l’eroe e la sua squadra in Corea. Nell’intervista, Tatum ha confermato di aver chiesto di essere eliminato perché non voleva più far parte del franchise. “Il secondo?  ovviamente non volevo partecipare neanche a quello ed infatti ho consigliato di farmi uccidere il prima possibile“, ha così sentenziato l’attore.

Quando gli è stato chiesto se si fosse pentito di aver chiesto di essere eliminato, Tatum ha risposto semplicemente: “No“. Questa non è la prima volta che l’attore discute della sua uscita di scena da G.I. Joe, dato che in precedenza era apparso al The Howard Stern Show nel 2015 e aveva detto: “Sentite, sarò onesto. Odio quel cazzo di film. Odio quel film“.

Tatum ha anche spiegato di aver amato il franchise da bambino e di aver chiesto di interpretare Snake Eyes, ma gli è stato detto che non poteva. “Posso interpretare Snake Eyes?” E loro: “No, non interpreterai Snake Eyes, interpreterai G.I. Joe. La sceneggiatura non era buona e quindi non volevo fare male qualcosa di cui ero un fan fin da bambino e che guardavo ogni mattina quando crescevo“, ha ricordato Tatum.

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Nato ad Alessandria nel 1991, Andrea Venuti è un critico e saggista cinematografico nonché professore di Storia dell'arte. Attualmente collabora, in qualità di redattore, con tutte le realtà editoriali legate a Digital Dreams S.r.l (da ScreenWorld a CinemaSerieTv). Nel 2019 ha conseguito la laurea magistrale in Cinema e Media (110 e Lode) ed attualmente sta per ultimare un master di I livello in Discipline Artistiche. Dal 2014 ha iniziato a scrivere di cinema (specializzandosi in cinema asiatico) per diverse testate web e cartacee (FilmTv.it, Hong Kong Express, Movieplayer, Everyeye, Cina in Italia). Nel 2021 ha poi pubblicato per Profondo Rosso il saggio: John Woo e il crime movie di Hong Kong. Sempre nel 2021 è stato invitato, in qualità di ospite, al prestigioso Far East Film Festival di Udine (il festival cinematografico asiatico più importante d'Europa).