Spare è il nuovo libro del Principe Harry che sta alzando un polverone da settimane per via delle succose anticipazioni diffuse dai media e tramite interviste. Scritto dal Duca di Sussex con J.R.Moehrninger e pubblicato in Italia da Mondadori (con il titolo Spare – Il minore e traduzione italiana a cura di Sara Crimi, Manuela Faimali, Valeria Gorla e Laura Tasso) è già un fenomeno editoriale e di vendita.
Il significato del titolo del libro è “di scorta”, ma l’impatto in inglese è ancor più forte a evidenziare come il Principe Harry, rispetto al fratello William si sia sempre sentito in secondo piano. In Spare il secondogenito di Carlo e Diana, nato nel 1984, tocca argomenti scottanti: la morte di Lady Diana a causa di un incidente d’auto a Parigi, nel 1997; il fidanzamento e il matrimonio con Meghan Markle, i contrasti con il fratello e con la moglie di suo padre, la Regina Consorte Camilla. Harry svela anche di aver abusato di cocaina e alcool. Con queste premesse, molti non vedevano l’ora di leggere il libro – che potete acquistare su Amazon anche in formato Kindle.
Incredibili i record di vendita nel Regno Unito dove a poche ore dalla sua uscita con oltre 400mila copie è diventato il libro di saggistica venduto più velocemente. Su Twitter sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito l’hashtag #Spare è diventato di tendenza.
In Gran Bretagna l’uscita del libro è stata trattata proprio come un evento, come accade per saghe seguitissime tra cui Harry Potter e Twilight. Si sono aperte le porte delle librerie a mezzanotte con file di persone pronte per l’acquisto. Tanto successo che il rivenditore WHSmith ha evidenziato di aver prolungato l’orario di apertura in dieci negozi oltre la mezzanotte.
Il libro ha fatto il giro del mondo, tradotto in sedici lingue e generando anche delle polemiche come in Spagna dove erroneamente è stato messo a disposizione del pubblico una settimana prima la data di uscita. Incredibili sono le risposte che arrivano anche da Barnes & Nobles, il più grande rivenditore di libri di tutto il mondo, che ha specificato come siano stati già battuti titoli di un certo peso come The Stolen Heir di Holly Black o l’autobiografia di Michelle Obama The Light We Carry.