Asia Argento ha rilasciato un’intervista a La Stampa e naturalmente si è ritrovata a parlare anche dell’impatto del cinema di suo padre Dario Argento nella sua vita. Il maestro del terrore è stato un vero e proprio esempio per lei sia nella vita che a livello professionale, tanto che il primo film visto nella sua vita è stato proprio Profondo Rosso, oggi considerato uno dei suoi capolavori.
L’artista svela: “Profondo Rosso. Avevo cinque anni e mi fece davvero molta paura. Però con il mestiere che facevano i miei genitori (Dario Argento e Daria Nicolodi ndr) non potevo permettermi di rimanere a lungo scioccata. Quel film mi terrorizza ancora oggi, lo conosco inquadratura per inquadratura eppure i suoi meccanismi che vanno a toccare l’inconscio sfuggono a ogni tentativo razionale”. (Al link che segue parliamo della spiegazione del finale di Profondo Rosso)
Asia parla poi proprio di papà Dario Argento: “Con lui ho un rapporto splendido, più da amici che da padre e figlia anche se i ruoli rimangono in certi atteggiamenti di accudimento reciproco. Ci sono stati alti e bassi come è inevitabile, ma ci lega l’amore per il cinema e un certo punto di vista sulle cose. Sul set poi non abbiamo mai avuto dissapori. Quella è sempre stata la nostra zona franca“.
Tra i tanti spunti interessanti c’è anche quello legato al suo film autobiografico Incompresa verso il quale ha specificato: “Non mi ha aiutata a capire meglio me stessa, anzi mi ha incasinato di più le idee. Mi ha creato un senso di colpa per gli inevitabili aggiustamenti alla mia vita che la finzione cinematografica richiedeva, uniti alle cose non dette per pudore. Da quella incompiutezza è nata anche l’esigenza di scrivere “Anatomia di un cuore selvaggio” la mia autobiografia”.