Tenendo conto dell’emozionante vicenda che il film racconta, è piuttosto normale chiedersi se Will Hunting – Genio ribelle sia basato su una storia vera. La risposta è no. La pellicola diretta da Gus Van Sant e scritta da Matt Damon con Ben Affleck e interpretata da Robin Williams non è basata su nessun fatto realmente accaduto, anche se alcune sequenze sono ispirate ad episodi reali capitati agli autori.
Considerato e diventato un classico del cinema contemporaneo, il film – uscito nelle sale nel lontano 1997 – è stato un successo di pubblico e critica: nel mondo ha incassato oltre 220 milioni di dollari (a fronte di un budget di appena 10 milioni) e ha trionfato ai Premi Oscar 1998 nelle categorie migliore sceneggiatura originale (Matt Damon e Ben Affleck) e miglior attore non protagonista (Robin Williams).
Ci sono alcuni interessanti retroscena sul film, come ad esempio sulla sceneggiatura del film. Matt Damon ha rivelato di aver iniziato a scrivere la storia mentre frequentava il quinto anno all’Università di Harvard: “Mi erano rimaste alcune lezioni facoltative. C’era questo corso di drammaturgia che prevedeva la scrittura di un atto. Così ho iniziato a scrivere e a fine semestre ho consegnato quaranta pagine al professore“.
Durante il corso di Introduzione alla regia, Damon arrivò ad improvvisare una famosa scena del film, come ha rivelato Michael Montoya, suo compagno di classe: “Ricordo molto bene che Matt portò a lezione un pezzo originale su cui stava lavorando da diverso tempo. La scena era ambientata nell’ufficio di uno strizzacervelli dove un ragazzo molto sveglio cercava di girare le carte in tavola al suo terapista analizzando un dipinto appeso al muro. Vedere Matt recitare i panni del ragazzo è stato davvero incredibile“.
Inoltre, la famosa scena in cui Will Hunting scrive furiosamente su una lavagna è ispirata ad un’azione fatta dal fratello di Matt Damon: “Una delle scene di Good Will Hunting è in realtà basata su qualcosa che è accaduto a mio fratello Kyle. Stava facendo visita ad un fisico che conoscevamo al M.I.T. e stava camminando lungo il Corridoio Infinito. Ad un certo punto, vide quelle lavagne che costeggiano i corridoi. Quindi mio fratello, che è un artista, ha preso del gesso e ha scritto una versione di un’equazione incredibilmente elaborata e totalmente falsa. Ed è stato così bello e completamente folle che nessuno l’ha cancellato per mesi“.