Parlando del franchise di Terminator, James Cameron ha ammesso di non sapere se girerebbe di nuovo i due film del 1984 e 1991. Il regista, attualmente al cinema con l’acclamato Avatar – La via dell’acqua, ha quindi parlato della violenza che dilaga sempre più nella società, dicendosene nauseato e spiegando come sia sbagliato “feticizzare” le armi sullo schermo.
Parlando proprio di Avatar – La via dell’acqua, James Cameron ha rivelato che il film sarebbe durato 10 minuti in più se non avesse tagliato le scene riguardanti la violenza armata. Come riportato da Variety, il regista canadese ha affermato di non essere più interessato a feticizzare le armi nei suoi film, data la dilagante violenza armata negli Stati Uniti. “Volevo sbarazzarmi di una parte della bruttezza, per trovare un equilibrio tra luce e buio“, ha dichiarato Cameron, il quale ha richiamato alla mente anche i suoi film di Terminator: “Ripenso ad alcuni film che ho realizzato e non so se vorrei fare quel tipo di film ora. Non so se vorrei feticizzare le armi, come ho fatto in un paio di film di Terminator più di 30 anni fa, nel nostro mondo attuale. Quello che sta succedendo con le armi nella nostra società mi fa rivoltare lo stomaco. Sono felice di vivere in Nuova Zelanda, dove hanno appena vietato tutti i fucili d’assalto dopo l’orribile sparatoria alla moschea di pochi anni fa“.
James Cameron ha recentemente fatto notizia per il suo intervenuto nel podcast Smartless, quando cioè ha anticipato che si sta parlando di un nuovo film di Terminator. Negli ultimi anni, il celebre franchise ha fatto i conti con scottanti flop al botteghino dopo l’uscita di Terminator Genisys e Terminator: Destino Oscuro. In particolare quest’ultimo, con soli 261 milioni di dollari incassati in tutto il mondo. Come ha detto lo stesso Cameron nel podcast: “Se dovessi fare un altro film di Terminator e magari provare a lanciare di nuovo quel franchise, cosa di cui si sta effettivamente discutendo, ma non è stato ancora deciso nulla, lo farei molto di più sul lato AI che non su robot cattivi impazziti”.