E come ogni anno, giusto il tempo di digerire il pranzo di Natale e ci ritroviamo con le consuete classifiche di fine anno, partendo proprio dai migliori fumetti italiani del 2022.
Non avete anche voi la sensazione di muovervi costantemente tra una classifica e un’altra? Certo è innegabile che, soprattutto nel campo dei fumetti, si sia assistito ad un vero boom di espansione e produzione (e non parliamo nemmeno di serie televisive, per carità). Amiamo le Top Ten di fine anno e chi siamo noi per esimerci dal gravoso compito di condensare dodici mesi di letture ed esplorazioni narrative in un unico, ordinato, articolo?
È un lavoro duro (non ci crederete mai ma c’è anche chi fa proprio fatica a scegliere), ma qualcuno deve pur farlo.
Anche quest’anno il bilancio risulta incoraggiante con diverse produzioni interessanti e un livello che continua a mantenersi alto nel nostro Bel Paese, garantendoci una Top Ten Fumetti Italiani 2022 dall’effetto garantito.
Un paio di istruzioni per l’uso: in questa Top Ten Fumetti Italiani 2022 sono inserite indistintamente e senza alcun tipo di ordine (non ci piacciono le medaglie, siamo per l’inclusività, anche se suona “strano” per una top ten) diverse categorie di fumetti, dalle graphic novel alle serie periodiche, senza dimenticarsi di fare anche delle scommesse sul futuro derivante da qualche promettente inizio.
Ce n’è per tutti i gusti, sempre partendo da quelli dello scrivente.
Perché il lavoro di un giornalista di settore, per quanto il più possibile obiettivo, sarà sempre frutto di analisi personali. E quindi l’invito, come sempre, è quello di commentare e farci sapere quali sono i titoli che avreste inserito nella lista dei 10 migliori fumetti italiani del 2022 e perché, e di farci sapere se le nostre scelte vi piacciono!
Pronti? Salutate il 2022 e via con la Top Ten!
1. Hypericon di Manuele Fior (Coconino)
Una coinvolgente storia d’amore, ambientata nella Berlino degli anni ’90, che ha come sfondo la grande mostra dedicata ai tesori di Tutankhamon, il faraone bambino, passato alla storia per essere di fatto il primo sovrano dell’impero egizio la cui tomba è arrivata intatta sino a noi.
E la relazione difficile e a volte stralunata tra Teresa, ricercatrice e assistente curatrice della suddetta mostra, in cerca dell’occasione della vita e di sfuggire alla sua insonnia e Ruben, artista, squatter, con la testa tra le nuvole (o forse no) si interseca con il racconto della scoperta della tomba del Faraone bambino ad opera di Howard Carter, nel 1922. Come si collegheranno le due cose? Semplice: in modo eccezionale.
Narrativamente squisito, con una maestria nel disegno e una capacità davvero unica nel proporci dei dialoghi davvero coinvolgenti, Hypericon si dimostra una delle più bella uscite a fumetti di quest’anno, confermando Manuele Fior come uno degli interpreti della nona arte italiana tra i più sensibili e trasversali.
2. No Sleep Till Shenghal di Zerocalcare (Bao Publishing)
A circa un anno dal successo stratosferico della sua serie animata per Netflix, Zerocalcare sceglie coraggiosamente e coerentemente di non percorrere la via più facile, quella della continuità con una certa narrazione derivante appunto dalla serie e dal tormentone “nnamo a pijà er gelato?” e ci propone il seguito ideale di Kobane Calling, inun’avventura che è diario di viaggio quasi al sapore di graphic journalism.
Ed è ancora la voce di Zerocalcare che si fa testimone di una realtà che non ci viene raccontata spesso dai media, figuriamoci dai social; quella degli ezidi, in quel solito Iraq al confine con la Siria che non riesce a trovare pace.
Michele Rech ci racconta del suo viaggio e senza filtri né ipocrisia ci riporta quello che ha visto, comprese le suggestioni, le paure ai posti di blocco e i dubbi. Tra gli ezidi è nata una nuova forma di democrazia chiamato confederalismo democratico che in modo rivoluzionario è caratterizzato da pari diritti e opportunità tra uomini e donne, vera libertà e inclusione. Il tutto alla maniera di Zerocalcare, onesta e diretta, capace di far capire a tutti, con le parole semplici che molti di noi avrebbero usato nella stessa condizione, cosa accade in un posto in cui si è versato tanto sangue.
Non si resta indifferenti ad un libro del genere, a meno di non voler girare la testa dall’altra parte a tutti i costi. Ma ciò che va premiato di più è la volontà dell’autore di non rimanere ancorato a facili posizioni narrative derivanti dal suo successo, dimostrando ancora una volta che è il numero uno per un motivo.
Umiltà, serietà, straordinaria capacità di arrivare a tutti. Bravo Michele, bravissimo.
3. Dolores di Micol Beltramini e Francesca Ciregia (Edizioni BD)
Una graphic novel per raccontare la vita, intensa, di una grande stella che per sua stessa natura (e per il terribile trauma subito) ha, purtroppo, brillato troppo forte per durare. Parliamo di Dolores O’Riordan, leggendaria cantautrice irlandese, voce dei Cranberries e scomparsa tragicamente il 15 gennaio del 2018.
Micol e Francesca con sensibilità e accuratezza ci raccontano la vita della Regina di Limerick, le sue gioie, i suoi successi, le sue paure, partendo dai fatti reali e aggiungendo un elemento in più che, pur non trovando riscontri nelle interviste concesse (e ora nessuno potrà più chiedere nulla) si sposa perfettamente con l triste storia di un’anima grande ma tormentata. Disegnato in maniera strepitosa e raccontato altrettanto bene, con Dolores scordatevi il mood da “biopic”, questo è un viaggio sentito e profondo scritto da chi ha amato questa artista con sincerità.
4. Gli Assediati di Stefano Nardella e Vincenzo Bizzarri (Edizioni BD)
E qui ci tocca barare un pochino, ma a fin di bene. Gli assediati è un fumetto pubblicato originariamente in Francia (da Sarbacane) e poi portato qui in Italia. Il che lo rende effettivamente un “fumetto di importazione”. Ma essendo realizzato da artisti italiani per noi è un fumetto italiano punto e basta. Anzi è un fumetto italiano straordinario.
Il centro della vicenda è un complesso abitativo chiamato ONPI che dopo l’occupazione abusiva è diventato nel corso degli anni un centro di raccolta di malavita e disagio sociale e per questo deve essere sgomberato. Ma in quel condominio si sono intrecciate decine di storie.
Storie che saranno raccontate dall’artista “pazzo” Fausto U’Pittor Paccj al giovane ed irrequieto Cirù, che anni prima ha perso il fratello per questioni legate alla malavita.
Ne esce un romanzo grafico dalle atmosfere crime chiare e decise, con uno sviluppo narrativo degno di film di altissimo livello e con accenni d’autore, con colpi di scena, dialoghi asciutti e potentissimi, e un realismo di fondo che in tanti punti raggiunge tranquillamente opere famose a livello internazionale come Criminal di Brubaker o City Of God di Fernando Meirelles e Kátia Lund.
Bellissimo e tremendo perché Gli Assediati non è una lettura innocua. Ci fa capire che in certi posti, in certe condizioni, la malavita non è una scelta, ma una condizione quasi di sopravvivenza. Lettura straordinaria.
5. Mr. Evidence di Adriano Barone, Fabio Guaglione e Fabrizio Des Dorides (Sergio Bonelli Editore)
Che uscita Audace questo Audace! I bravi Barone e Guaglione confezionano una storyline che sembra un soggetto pronto per una serie tv alla Prison Break.
All’interno di un istituto psichiatrico incontriamo alcuni ospiti decisamente singolari ed ognuno caratterizzato non solo da ben individuate patologie psichiche, ma anche di capacità fuori dal comune. E quando qualcuno di loro si interrogherà sul vero motivo per cui sono rinchiusi lì dentro inizierà un viaggio davvero curioso e originale nei meandri della mente umana e di ciò che essa può essere in grado di compiere.
Davvero un inizio promettente e che riesce ad incuriosire anche al netto di importanti balloon carichi di testo in molti dialoghi (tecnicamente un aspetto considerato scoraggiante dal lettore più pigro, ma che altro dovrebbero fare dei matti iper funzionali rinchiusi contro la loro volontà se non elaborare macchinazioni increbibili?).
Bello, ben disegnato ma soprattutto originale e con una impostazione da serie tv d’oltreoceano (ciao Stanis La Rochelle).
Contiamo su di voi ragazzi, continuate così! Anzi, no, stupiteci!
6. Eternity Vol. 1 La Morte è un dandy di Alessandro Bilotta e Sergio Gerasi (Sergio Bonelli Editore)
Altro piccolo gioiello, impegnativo, ma splendidamente affascinante, anche grazie ad un Gerasi in forma smagliante e ai colori di una Adele Matera davvero perfetta.
Amore e morte sono al centro di questa bizzarra vicenda in cui il giornalista di costume e gossip Alceste Santacroce inizia una relazione con l’influencer Lucrezia sullo sfondo di una Roma immaginaria ma dannatamente credibile.
Cos’è l’arte? Cosa lasciamo di noi ai posteri? Come possiamo cristallizzare la nostra immagine nel tempo. E come l’amore in tutto questo ha come sempre il ruolo determinante?
È molto difficile catalogare Eternity in un genere, ma Bilotta ci ha sempre abituati a fughe stilistiche originali ed appassionanti (e Mercurio Loi lo ha ampiamente dimostrato). Eternity è un fumetto intenso, sofisticato, ma che prende in giro un certo snobismo autoriale, parodiandolo, senza rinunciare ad una profondità affilatissima (esaltata nel finale, potentissimo).
E l’alchimia tra Bilotta, Gerasi e Matera è davvero eccezionale. Una prova davvero eccellente.
7. Isole di Lorenzo Palloni (saldaPress)
E anche qui si bara. Anche Isole è un fumetto pubblicato originariamente in Francia (ridateci la Gioconda) e poi pubblicato da noi e ritenendo la cosa sempre un pochino fastidiosa (ma ahinoi spesso giustificata dalle diverse opportunità d’oltralpe), lo inseriamo senza possibilità di appello nei 10 migliori fumetti italiani del 2022.
Lorenzo Palloni è un abituale frequentatore di queste classifiche, la sua reputazione di narratore attento è ormai consolidata. Il fatto è che Isole parla di guerra, o meglio di cose le persone sono in grado di compiere pur di salvaguardare una pace conquistata a fatica dopo una guerra. Uscendo qui da noi poco dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina.
L’arrivo di un soldato in una comunità che da anni si è allontanata dal conflitto mondiale che ha subito, fa saltare tutti gli equilibri e tira fuori la vera essenza di certe persone. Nel bene o nel male. Secondo voi quale sarà predominante?
Isole è potente, ricco di colpi di scena e di una indagine psicologica attenta e ispirante, con addirittura accenni a Conan Il Ragazzo del Futuro di Miyazaki. E a noi Palloni piace anche come disegnatore con i suoi spigoli e la sua personalità sempre ben distinta.
Isole è un fumetto da non perdere, anche per farci chiarezza su alcuni sentimenti contrastanti che emergono nel nostro cuore quando al telegiornale vediamo certi reportage dall’Ucraina e da altre zone di guerra. E che lo si faccia tramite un fumetto è un aspetto ancora più importante ed esaltante.
8. Le Buone Maniere di Daniel Cuello (Bao Publishing)
Il ritorno di Cuello al romanzo grafico era una cosa che aspettavamo con una certa trepidazione. Perché Daniel ha dimostrato negli anni una grande sensibilità e una personalità narrativa forse unica nel suo genere, con tutti quei personaggi così poco usuali nel mondo della nona arte italiana.
Le buone maniere è quasi romanzo di formazione; torniamo nell’universo narrativo di Cuello in cui è instaurato un regime dittatoriale ed entreremo nell’ufficio pubblico che si occupa proprio del visto censura delle diverse opere.
E in questo vediamo il cast dei protagonisti crescere, cambiare idea, sentirsi oppressi e repressi e sbocciare, a volte in maniera un po’ bizzarra.
Le Buone Maniere non risparmia diretti parallelismi con la nostra situazione sociale che ci garantisce libertà formale ma che è sempre più condizionata da convenzioni (politiche, da social, comportamentali) che limitano la nostra individualità.
A volte delicato e intimo, a volte rocambolesco, Daniel riesce a creare un fumetto davvero trasversale e divertente, anche se in fondo non ci sarebbe proprio un cavolo da ridere.
9. Sottopelle Vol. 1 di Caterina Bonomelli (Edizioni BD)
Che esordio! Il primo volume di questa serie in tre parti di Caterina Bonomelli è un ottimo esempio di cocktail ben riuscito.
Di fatto è un fantasy, con richiami dark, in un mondo in cui la magia è una realtà abituale con una protagonista che è un po’ influencer e web celebrity, impegnata nell’affermazione dei diritti delle creature magiche, ma assolutamente capricciosa e vanitosa. Morana Corvi (che tanto ricorda Morrigan di Darkstalkers) è però anche accusata di omicidio dopo esser stata rinvenuta sulla scena dell’omicidio del fidanzato. Il suo percorso di rehab ci propone una trama ricca di suspance e colpi di scena e piena di riferimenti contemporanei davvero azzeccati.
Bisogna sottolineare che in una classifica piena di veterani come Fior, Gipi, Bilotta e Zerocalcare l’inserimento di Sottopelle è davvero una bella sorpresa che ci deve rallegrare molto perché indice del fatto che l’underground sta portando a galla nuovi talenti davvero promettenti.
10. Barbarone Sul Pianeta delle Scimmie Erotomani – vol. 1 di Gipi (Rulez)
È difficile non inserire Gipi in una lista dei migliori fumetti italiani del 2022.
Con Barbarone ci riporta la commedia a sfondo fantascientifico, divertente e in parte satirica, che però come sempre nasconde una profondità tutt’altro che scontata.
Lo strambo esploratore dello spazio che finisce di volta in volta su pianeti bizzarri ad affrontare (dis)avventure bizzarre (come scimmie “estremamente” amichevoli e misteriose incarcerazioni) ci fa ridere di gusto ma ci porta anche a riflettere sulla vita e sui valori fondanti della nostra esistenza, oltre ad indurci in una non banale autoanalisi su come siamo percepiti dalle altre persone.
Ma la cosa per cui Gipi merita un premio in questo caso è il fatto di essersi staccato da un’immagine che negli ultimi anni si era particolarmente nella testa dei lettori, da La Terra dei Figli ad Aldobrando, mostrandoci di nuovo un lato esilarante della sua arte e del suo modo di narrare, capace di grande sintesi grafica e stilistica e tempi comici azzeccatissimi.
Reinventarsi (o riscoprirsi) è la chiave del successo.
Menzioni speciali
Kalya di L. Lamberti e L. Cantone (Bugs Comics)
Realizzare una nuova serie high fantasy periodica con distribuzione da edicola è un’operazione che merita un grande incoraggiamento. Specie quando la qualità si percepisce fin da subito. Specie quando ci si rende conto sin dalle prime pagine che tutto questo è figlio genuino di tante nottate passate a giocare a D&D.
Lamberti e Cantone creano un ottimo soggetto efficace, rappresentato graficamente in modo ottimo e ponendo le basi per una lore che promette benissimo.
Forza ragazzi, Kalya è bello e vi auguriamo di portarlo avanti per tanto, tanto tempo.
A quando la campagna per D&D 5e?
Penelope di Dado e Savuland (saldaPress)
Dado e Savuland ci portano uno young adult che a prima vista sembra molto tradizionale (la protagonista ha una maledizione per la quale riesce a vedere delle creature oscure che nessun altro può scorgere) ma che nel corso della lettura acquisisce una crescita narrativa quasi ad iperbole, mostrandoci un progresso davvero notevole.
La protagonista che parte giovane, inesperta e insicura, cresce repentinamente di fronte alle difficoltà della sua vita e a traumi importanti, mostrandoci un aspetto significativo della vita: a volte, certe brutte esperienze, ti obbligano a crescere tutto d’un tratto, senza prepararti, senza offrirti la mano per superare l’ostacolo.
Ne esce un libro interessante e decisamente trasversale visto che colpisce il pubblico giovane, catturandolo con una sceneggiatura inizialmente molto catchy, e riesce ad impressionare anche quello adulto. Tra tutte le graphic novel di Dado, forse questo è in assoluto il suo lavoro più riuscito.