Margot Robbie e Jean Smart hanno detto la loro sul deepfake, per quanto riguarda il porno ma anche il cinema in generale, spiegando come questo potrebbe avere un impatto sui film del futuro. Dalle parole delle due attrici emerge tutta la preoccupazione per il modo in cui tale tecnologia potrebbe essere utilizzata anche senza il consenso dei diretti interessati.
Babylon, il recente film con Margot Robbie diretto da Damien Chazelle, si concentra su un periodo di cambiamenti e turbolenze significative nella storia di Hollywood. Il film racconta, ad esempio, la storia del passaggio dai film muti ai “parlati” e come tale cambiamento abbia sconvolto la vita di alcuni attori. Durante la promozione del film, al cast è stato quindi chiesto quale sarebbe stata la “prossima grande novità” nel settore cinematografico. Nell’intervista con EW, Margot Robbie ha espresso la sua preoccupazione per i deepfake generati dall’intelligenza artificiale e le implicazioni dell’uso di tale tecnologia nel futuro dei film.
Nello specifico, l’attrice ha detto che teme il giorno in cui gli studi potrebbero prendere semplicemente i volti degli attori per realizzare i film, rendendo il loro lavoro obsoleto: “E noi siamo lì a pensare ‘Ci prenderanno solo la faccia e non lavoreremo nemmeno più?’. Tutto questo è così inquietante“.
In fondo, ciò che dice Margot Robbie non è così lontano dalla realtà, basti pensare a quanto successo di recente con Bruce Willis. L’attore si è ritirato dalla recitazione a causa dei suoi problemi di salute ma è comunque apparso in uno spot pubblicitario grazie al deepfake.
Margot Robbie non è stata l’unica a commentare il potenziale impatto che i deepfake potrebbero avere sul futuro della recitazione. Nella stessa intervista, infatti, anche Jean Smart ha detto la sua sul tema, sottolineando il fatto che non vorrebbe assolutamente apparire nei futuri film per adulti. Tuttavia, ha aggiunto (scherzando): “A meno che i miei figli non si arricchiscano grazie a questo. Certo. In tal caso, allora va tutto bene. Non voglio essere in un porno dell’anno 3000“.