Quest’anno il Gesù Bambino del presepe vivente di Graffignano, in provincia di Viterbo, ci sarà una femmina, una bambina di nome Lidia. La decisione, prevedibilmente, ha scatenato molte polemiche. La scelta è caduta sulla piccola dopo che tutti i genitori dei maschietti avevano risposto no alla richiesta del comitato organizzatore.
Il presepe vivente di Graffignano è uno dei più suggestivi del centro Italia, merito anche del piccolo paesino laziale e del suo borgo all’ombra del castello Baglioni, scelto da Pupi Avati per girare il film Dante. Quest’anno la grande novità è rappresentata dal Gesù Bambino che, per la prima volta, sarà “interpretato” da una femminuccia. Dietro questa scelta, non c’è nessun motivo rivoluzionario o addirittura un attacco alla religione cattolica, come ha scritto qualcuno sui social. Il comitato organizzatore ha scelto la piccola Lidia per mancanza di maschietti
La decisione è stata presa dal Comitato San Martino Vescovo che dà vita all’evento che viene allestito il 26 dicembre e il 6 gennaio, come ha detto presidente delegato Vittorio De Santi al Corriere della Sera. Il comitato, dopo aver censito i maschietti nati negli ultimi mesi ha contattato i genitori, inanellando una serie di rifiuti. Alcuni non hanno voluto esporre i propri figli al freddo, altri semplicemente, non ci saranno in qui giorni. “Poi ci è venuta in mente lei. Ancora più bella la scena, perché al fianco di Lidia nel ruolo della Madonna ci sarà la sua vera mamma Gioia Pantanella, moglie del sindaco“, ha rivelato De Santi.
Il presidente delegato ha spiegato come si svolgerà l’evento: “Saranno ricostruiti scene di gioco, botteghe artigiane, manifatture del formaggio e interni domestici. Ma niente sfarzo. Anche la madre di Gesù indosserà una tunica povera con un semplice copricapo, realizzati dai nostri volontari. Vogliamo essere fedeli alla storia, il manto celeste è uno stereotipo inadatto a una donna del popolo“.