Un rimpianto perseguita Steven Spielberg a causa de Lo squalo. Il regista, infatti, ha dichiarato di essersi pentito di aver messo in cattiva luce le creature acquatiche. Frutto della distribuzione cinematografica di Avatar: La via dell’acqua e della visione ecologica di James Cameron o autentico rimpianto?
Come riportato da NME, uscito nel 1975, Lo squalo vede un grande squalo bianco divoratore di uomini attaccare la costa di Amity Island. Il film fu pubblicizzato con lo slogan “non entrerete mai più in acqua”. George Burgess, direttore del Florida Program for Shark Research di Gainesville, ha dichiarato alla BBC che “migliaia di pescatori si sono messi a catturare squali trofeo dopo aver visto il film”.
“Non c’era rimorso, perché c’era questa mentalità che erano assassini di uomini”, ha aggiunto il ricercatore. Secondo la biologa Julia Baum, la caccia ai trofei è stata una delle ragioni per cui la popolazione di squali bianchi nell’Oceano Atlantico nord-occidentale è diminuita del 79% tra il 1986 e il 2000.
Parlando a Desert Island Discs di Radio 4, Steven Spielberg ha dichiarato di rimpiangere l’impatto che il suo film ha avuto. Alla domanda della conduttrice Lauren Laverne sulla possibilità che la sua isola deserta sia circondata da acque infestate da squali, il regista ha ammesso che “è una delle cose che ancora temo”. Steven Spielberg ha dichiarato: “Non di essere mangiato da uno squalo, ma che gli squali siano in qualche modo arrabbiati con me per la frenesia alimentare dei pescatori pazzi che si è verificata dopo il 1975”.
“Ancora oggi, rimpiango davvero la decimazione della popolazione degli squali a causa del libro e del film. Me ne pento davvero, davvero tanto”, ha continuato l’autore. Peter Benchley, l’autore dal romanzo da cui è stato tratto Lo squalo, aveva precedentemente dichiarato: “Sapendo quello che so ora, non potrei mai scrivere quel libro oggi. Gli squali non prendono di mira gli esseri umani e di certo non portano rancore”.
L’anno scorso è stato riferito che Steven Spielberg ha rifiutato di realizzare un reboot de Lo squalo. Il regista sta attualmente promuovendo il suo ultimo film (ne abbiamo parlato nella nostra recensione di The Fabelmans), che si basa vagamente sulla sua adolescenza e sui primi anni della sua carriera, raccontati attraverso la storia di un giovane aspirante regista di nome Sammy Fabelman.