James Cameron ha spiegato cosa è andato storto in Terminator – Destino Oscuro, ammettendo che parte del fallimento è dovuto anche a lui. Il regista di Avatar, infatti, ha parlato del sequel legacy del 2019 che purtroppo al botteghino non ha avuto un grande successo. James Cameron ha partecipato al progetto come produttore, al fianco del regista Tim Miller al quale si può dire abbia imposto la presenza di Arnold Schwarzenegger.
Il franchise di Terminator è partito proprio da James Cameron nel 1984, seguito poi dal sequel Terminator 2: il giorno del giudizio, sempre del regista, e continuato poi in altri film che non hanno avuto la stessa risonanza. In un’intervista a Deadline, James Cameron ha riflettuto sul poco successo di Terminator – Destino Oscuro, decretando che in parte la colpa è stata la sua:
“Penso che il problema, e me ne prendo la responsabilità, sia che mi rifiutavo di farlo senza Arnold. Tim non voleva Arnold, ma io dissi: ‘Ascolta, non voglio farlo così. Io e Arnold siamo amici da quarant’anni e, mi sembra di sentirlo, direbbe: ‘Jim, non posso credere che tu stia facendo un film di Terminator senza di me”. Non mi importava tanto di fare il film, ma dissi: ‘Se riuscirete a trovare un modo per includere Arnold, allora sarò felice di partecipare'”
Il regista ha continuato, raccontando poi che Tim Miller voleva anche Linda Hamilton, l’originale Sarah del 1984, creando così proprio una sorta di revival nel nuovo film del 2019. Il risultato non è stato dei migliori: “Quando ci metti Linda e Arnold insieme, lei è sulla sessantina, lui sulla settantina, di colpo non era più il tuo film di Terminator, non era nemmeno il film di Terminator di tuo padre, era il film di Terminator di tuo nonno.”
James Cameron, quindi, si è addossato la colpa del poco successo di Terminator – Destino Oscuro, anche se si dice comunque soddisfatto di quello che lui e il suo amico Tim Miller sono riusciti a realizzare.