Il gentil sesso potrebbe aver riscontrato una fastidiosa condizione nota come vaginosi batterica (BV). Si verifica quando il microbioma della vagina è alterato ed è la condizione vaginale più comune tra i 15 e i 44 anni. Ad ogni modo, recentemente il dottor Don Ingber, bioingegnere ad Harvard, ha creato un particolare organo artificiale utile per affrontare al meglio il problema. Organo denominato Vagina chip.
La vaginosi batterica è una malattia che aumenta il rischio di infezioni sessualmente trasmissibili oltre al rischio di parto pretermine in gravidanza. Fino a poco tempo fa il problema poteva essere trattato con antibiotici specifici che tuttavia non eliminavo del tutto la malattia, pronta a ripresentarsi e a portare gravi complicazioni ma fortunatamente la ricerca e l’invenzione del dottor Don Ingber potrebbe risolvere una volta per tutte questo fastidioso problema.
“Uno dei principali ostacoli a questo sforzo era l’assenza di buoni modelli preclinici da utilizzare per studiare quali terapie possono effettivamente trattare la BV nei tessuti umani. Il progetto del nostro team è stato quello di creare un chip vaginale umano per aiutare lo sviluppo e la sperimentazione di nuove terapie per la BV“, ha dichiarato la coautrice Aakanksha Gulati, collaboratrice di Ingber, in un comunicato.
I ricercatori del Wyss Institute dell’Università di Harvard hanno sviluppato e creato un modello in vitro che presenta l’epitelio vaginale funzionale: il Vagina Chip, una sorta di organo artificiale. Per sviluppare il Vagina Chip, gli scienziati hanno dovuto inseminare il canale superiore di un chip polimerico con cellule epiteliali vaginali umane e cellule di fibroblasti uterini umani sul lato opposto della membrana permeabile. In questo modo si è formata una struttura 3D simile alla parete vaginale umana. Dopo cinque giorni, si sono sviluppati più strati di cellule vaginali umane differenziate.
“È stato molto sorprendente che le diverse specie microbiche abbiano prodotto effetti così opposti sulle cellule vaginali umane, e siamo stati in grado di osservare e misurare questi effetti abbastanza facilmente utilizzando il nostro Vagina Chip“, ha detto Abidemi Junaid, altro membro di spicco del team di ricerca. “Il successo di questi studi dimostra che questo modello può essere utilizzato per testare diverse combinazioni di microbi per aiutare a identificare i migliori trattamenti probiotici per la BV e altre condizioni“. Infine vi segnaliamo che lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Microbiome.