Lo scrittore e regista di Days Gone John Garvin, nonché direttore creativo del titolo, ha affermato recentemente che il gioco non ha ricevuto il giusto plauso universale della critica per tre motivi, uno dei quali è dovuto ai “recensori bacchettoni e ignoranti che non si sono preoccupati di giocare davvero al gioco“. Pertanto secondo John Garvin le recensioni hanno influito e non poco sull’andamento generale del gioco. Recensioni che tra l’altro hanno in parte portato alla cancellazione del sequel.
Rispondendo a un fan su Twitter, John Garvin ha affermato che ci sono tre motivi per cui il gioco d’azione e avventura open-world Days Gone non ha ricevuto il giusto merito dalla critica internazionale. Garvin sostiene che il primo problema è legato ai bug e al frame rate, affermando che “aveva problemi tecnici come bug, streaming e frame rate“.
La seconda affermazione è che “c’erano recensori che non si prendevano la briga di giocare davvero“, e infine Garvin afferma che Days Gone “aveva recensori svegli che non riuscivano a sopportare un burbero motociclista bianco che guardava il culo della sua ragazza“.
Days Gone è stato inizialmente pubblicato per PlayStation 4 nel 2019, ricevendo recensioni miste e medie dalla critica. Una versione per PC è stata poi rilasciata nel 2021 per Steam e Epic Games Store, ricevendo recensioni leggermente più positive rispetto alla versione originale per console. Il punteggio Metacritic di Days Gone per PlayStation 4 è un modesto 71 su 100 mentre su pc ha ricevuto un punteggio di 76 su 100. Con oltre 31.000 recensioni da parte degli utenti di Steam, Days Gone si colloca attualmente in una posizione molto positivatra i giocatori PC ma le aspettative per un gioco del genere erano molto più alte.
Naturalmente, quando si parla di esclusive per console PlayStation, in termini di punteggio, Days Gone non può competere con titoli del calibro di Marvel’s Spider-Man o God of War Ragnarok, che hanno ricevuto un punteggio Metacritic rispettivamente di 87 e 94. Le affermazioni di Garvin sono chiaramente stravaganti e hanno ricevuto molte reazioni da parte della comunità. Molti hanno fatto notare che diversi altri franchise, come Red Dead Redemption, sono basati su un protagonista maschile bianco e burbero e sono stati universalmente elogiati sia dalla critica che dai fans.