Se amate il cinema e l’archeologia, il nuovo libro di Francesco Bellu, che abbiamo il piacere di presentare sul nostro sito, è il volume che vi accompagnerà attraverso gli scenari più conosciuti e meno esplorati dell’archeologia al cinema. L’archeologo sul grande schermo, questo è il titolo del volume edito da NPE, è scritto da una persona competente e appassionata che saprà guidarvi tra mummie, misteri e scoperte, ma anche tra filoni cinematografici e personaggi di culto, come l’Indiana Jones che si staglia sulla copertina del volume.
Fino ad ora, in Italia, non era mai stato pubblicato un lavoro di questo tipo, a parte alcuni articoli per “addetti ai lavori”, in cui però era sempre venuta a mancare la parte di analisi verso i singoli film e veniva privilegiato più l’aspetto comunicativo e, soprattutto, di percezione della figura dell’archeologo verso il grande pubblico. Questo volume ci porterà a toccare sia la storia del cinema tout court sia quella dell’archeologia: l’entusiasmo per le scoperte aveva seguito di pari passo la moda dell’esotismo, che l’avvento del cinema aveva poi amplificato a dismisura.
Scopritori impavidi, mummie, misteri, donne bellissime, amori e perdite rappresentano un filone che avrà talmente tanta fortuna da essere replicato sino ad oggi attraverso film di genere come le varie versioni de La mummia, horror come L’esorcista e personaggi iconici come Indiana Jones o Lara Croft, giusto per citare i più noti. Non mancano derive curiose, come il cinema erotico soft e hardcore e opere smaccatamente d’autore. Verranno messe in luce similitudini, differenze e criticità sulla rappresentazione di un mestiere che è decisamente ben diverso da ciò che vediamo sul grande schermo ma che, paradossalmente, proprio grazie al cinema, ha acquistato un fascino che dura ancora oggi.