In Avatar 2, gli attori hanno dovuto indossare speciali jetpack futuristici durante le scene sott’acqua del film. Ad aver fatto la rivelazione è stato James Cameron stesso, regista di Avatar: La via dell’acqua, che sarà distribuito nelle sale italiane il prossimo 14 dicembre. Nel corso di un’intervista con Entertainment Weekly, James Cameron ha spiegato di aver risolto il problema relativo alle scene girate sott’acqua in modo non convenzionale.
Come riportato da CBR, il regista ha spiegato: “Abbiamo fornito agli attori degli zaini a reazione e loro sono stati in grado di attivarli al volo”. E ha aggiunto: “Il jetpack consentiva loro di avanzare di qualche metro molto rapidamente. Muovevano i fianchi come se avessero una coda. La chiamavamo la nuotata del coccodrillo”.
Questo non è l’unico modo in cui Avatar: La via dell’acqua promette di sfidare le convenzioni. Il film avrebbe una durata superiore alle tre ore, che James Cameron ha dichiarato essere necessaria “perché ci sono più personaggi da sviluppare” rispetto al primo film. Il regista ha osservato che “l’enfasi nel nuovo film è più sui personaggi, più sulla storia, più sulle relazioni, più sulle emozioni”. In precedenza aveva paragonato le strutture familiari del film a quelle viste ne I Soprano della HBO.
Ma nonostante James Cameron sia apparentemente soddisfatto di come La via dell’acqua si sia trasformato rispetto all’originale, la strada per il successo del film potrebbe essere un po’ accidentata. Il regista ha rivelato di aver scartato una prima iterazione di 130 pagine della sceneggiatura, ricordando: “Inoltre non rispettava abbastanza le regole di Avatar, che consiste nel collegarci al mondo dei sogni, che ha una componente spirituale che non riusciamo a quantificare a parole”.
Secondo il regista, non è detto che Avatar: La via dell’acqua riesca a ottenere il successo al box-office. Il regista ha dichiarato: “Sarà il successo al botteghino a farci capire se il franchise avrà tre o cinque film”.