Il sequel horror Terrifier 2 si è rivelato un film molto disturbante e gore, tanto che alcuni post social ci raccontano di persone che in sala si sentono male, vomitano e svengono. Il film negli Stati Uniti è entrato nella top 10, con un incasso di circa 1 milione di dollari, nonostante un costo di “appena” 250.000 dollari.
Lo sceneggiatore e regista Damien Leone descrive i giorni trascorsi dall’uscita del film come “meravigliosi, travolgenti. Ogni mattina mi sveglio, è come la mattina di Natale. Da quando è uscito nei cinema, l’hype è cresciuto, quindi è davvero eccitante“.
Come anticipato ci sono alcuni post sui social media che affermano che il pubblico in sala sviene e vomita durante le proiezioni del film. “Il mio amico è svenuto e il cinema ha chiamato un’ambulanza. Altamente raccomandato“, ha scritto un utente di Twitter. Un altro spettatore del cinema ha descritto come durante una proiezione del film, “il ragazzo dietro di me è svenuto per il freddo e si è schiantato contro la mia sedia, un altro ragazzo se n’è andato perché non si sentiva bene, l’ho sentito dire e uscendo dalla porta del cinema ho sentito un ragazzo vomitare forte e rumoroso in bagno“.
Il regista ha poi commentato questi post: “penso che sia una specie di distintivo d’onore perché è un film intenso. Non voglio che le persone svengano o si facciano male durante il film. Ma è surreale. Non dovresti entrare in sala per il 2 senza aver visto il primo film. Se vedessi Terrifier 1, sapresti in cosa ti stai cacciando. Penso che questo film sia più accessibile, ma essenzialmente stiamo ancora realizzando questi film per i fan, e se altre persone vogliono salire a bordo, più siamo meglio è”.
Il film di Leone presenta un maniaco silenzioso ma molto espressivo di nome Art the Clown. “Ho avuto l’idea di un clown che terrorizza una donna su un autobus cittadino“, dice il regista. “È tutta sola, torna a casa dal lavoro o qualsiasi altra cosa, nel cuore della notte. Poi questo clown sale, si siede di fronte a lei e inizia a fissarla e a giocherellare con lei. È imbarazzante e scomodo, e forse anche divertente, ma poi diventa progressivamente più intimidatorio e aggressivo“.