My Friend Jeffrey Dahmer è una graphic novel che ha raccontato la storia del serial killer di Milwaukee da un punto di vista molto particolare. L’autore è il fumettista Derf Backderf che, per ben cinque anni, ha condiviso la stessa classe con Jeffrey Dahmer, protagonista della serie Netflix che, negli ultimi giorni, sta superando tutti i record di visione. Nel 1993 il fumettista ha iniziato a raccontare la sua versione di Dahmer in una serie di tavole poi confluite in una graphic novel autopubblicata nel 2002.
Questa prima versione di My friend Dahmer diventa immediatamente un caso editoriale, con una nomina all’Eisner Award e una serie indiscriminata di traduzioni finché l’autore non decide di rimetterci mano, dando vita a un’opera più complessa rispetto all’originale di 24 pagine.
A emergere è il ritratto di un ragazzo in preda a numerosissimi mostri che, magari, si sarebbe potuto salvare se solo qualcuno degli adulti attorno a lui si fosse accorto di qualcosa e gli avesse fornito assistenza. In My friend Dahmer. Le origini del mostro di Milwaukee, edito in Italia da Gribaudo nel 2017, Derf Backderf ha scritto: “Ritengo che Dahmer non sarebbe dovuto per forza diventare un mostro, che tutte quelle persone non avrebbero dovuto morire in quel modo orribile, se solo gli adulti nella sua vita non fossero stati così inspiegabilmente, indimenticabilmente, incomprensibilmente inconsapevoli e/o indifferenti”.
Attraverso i ricordi propri e dei suoi ex compagni di classe, l’autore traccia l’evoluzione di Jeffrey Dahmer da ragazzino problematico e introverso di dodici anni, che colleziona le carcasse degli animali trovate per strada, in adolescente attraversato da desideri inconfessabili di sesso e morte. Dahmer, in realtà, non era amico di nessuno. In effetti, quello che emerge dai ricordi di Backderf non è nemmeno un essere umano ma una sorta di mascotte.
Ad aver raccontato la storia di Jeffrey Dahmer è stata la serie di Ryan Murphy (di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Dahmer) distribuita da poche settimane su Netflix. Lo show è riuscito ad attirare critiche positive da parte di pubblico e degli addetti ai lavori e continua la sua cavalcata in vetta agli show più visti al mondo.