Apple+ ha rilasciato il trailer di Emancipation, il nuovo film con Will Smith ambientato durante lo schiavismo negli Stati Uniti e diretto da Antoine Fuqua. La pellicola arriverà nelle sale dal 2 dicembre e sarà disponibile su Apple TV+ una settimana dopo, dal 9 dicembre.

Le prime immagini del trailer sono delle gocce di sangue che cadono su una foglia. Durante tutta la clip si alternano immagini a colori ad altre in bianco e nero. Nel frame successivo ci sono due uomini che parlano tra di loro “ho sentito dire che gli schiavi sono liberi” rileva l’amico a Gordon che gli chiede “Da chi?“.  “Da Lincon” è la risposta. Poi le immagini si susseguono mostrando la fuga del protagonista attraverso le paludi rincorso dai cacciatori di schiavi e scene della guerra secessionista.

Il film è diretto da Antoine Fuqua, accanto a Will Smith, che interpreta Peter il fuggiasco, nel cast di Emancipation ci sono Mustafa Shakir (nel ruolo di Andre Cailloux), Ben Foster (Fassel), Steven Ogg (Sergente Howard), Charmaine Bingwa (Dodienne), Imani Pullam (Betsy), Gilbert Owuor (Gordon) e Aaron Clifton Moten (Knowls).

Emancipation è tratto da una storia vera e racconta la fuga di Gordon, conosciuto come Peter il fustigato. Nella sinossi si legge: Dopo essere stato frustato quasi a morte, uno schiavo di nome Peter fugge da una piantagione della Louisiana, ingannando gli spietati cacciatori, mentre si dirige verso nord, dove si unisce all’esercito dell’Unione.  Le fotografie della schiena nuda di Gordon pesantemente flagellata dalle frustate di un sorvegliante, furono pubblicate in tutto il mondo nel 1863, dando al movimento abolizionista una prova della crudeltà della schiavitù americana.

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.