Kyle MacLachlan si è espresso a proposito dei film di David Lynch sottolineando quanto siano in grado di porre tante domande e, allo stesso tempo, dare poche risposte. Anche dopo quasi quarant’anni di carriera, David Lynch rimane uno degli artisti più enigmatici del cinema. Sebbene il senso ultimo di film come Mulholland Drive e INLAND EMPIRE possa essere un mistero, il lavoro del regista americano continua ad affascinare i cinefili. Compresi, a quanto pare, alcuni dei suoi più stretti collaboratori.
In una nuova intervista rilasciata a The A.V. Club, Kyle MacLachlan, che ha lavorato con David Lynch in Dune, Velluto blu e Twin Peaks, ha rivelato di essere spesso all’oscuro della visione artistica di Lynch. “Non pretendo di capire molto di quello che fa David”, ha detto Kyle MacLachlan. “Ma riconosco di essere il suo tramite attraverso questi mondi, e questa è una sfida – e inoltre, mi sento abbastanza bene a riguardo. Ho la certezza di capire cosa è necessario fare con David. E penso che a volte, e credo che a Hollywood succeda spesso, ci sia un modello che ti viene impresso quando ti identifichi con una certa cosa, e puoi scegliere se rafforzare quel modello o cercare di rifondarlo”.
L’attore ha aggiunto che, a sua detta, non è necessario che ogni domanda posta dai film di David Lynch trovi una risposta. Ciò che conta, in fin dei conti, è vivere l’opera del regista e lasciarsene trasportare. “Ci sono ancora grandi quantità di dati che non capisco, e non ho bisogno di capire, onestamente”, ha detto l’attore a proposito del cinema di David Lynch. “I suoi film sono davvero esperienziali e pongono molte domande, ma non ci sono molte risposte”. E anche se MacLachlan non pretende di capire tutto ciò che fa David Lynch, sa che c’è sempre un metodo nella sua follia.
“Penso che sappia esattamente cosa sta facendo e cosa vuole creare, ma non credo di capire sempre il perché”, ha detto l’attore. “Penso che ci siano cose nei suoi film che sono lì solo per metterti in uno stato d’animo, e che lui stia dicendo ‘smetti di pensare ed esisti in questo momento’. Quindi, onestamente, gli cedo il controllo. So che lui ha la mappa della strada”.