La notizia che una ragazza ha denunciato pubblicamente un senatore per molestie sessuali ha fatto in pochi minuti il giro dei social. La presunta vittima ne ha parlato a Fanpage al quale ha mostrato i messaggi del parlamentare che, per il momento, resta anonimo. Dalle chat inappropriate, alle mani addosso, all’uso della polizia a scopo di intimidazione, il poco onorevole candidato alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 avrebbe messo in piedi una strategia a 360 gradi, per convincere la ragazza a soccombere.
L’inchiesta pubblicata da FanPage parte da lontano, come si legge sul portale, infatti “ci sono voluti mesi di indagini” per entrare “in possesso di documenti, tra cui chat, audio e mail che coinciderebbero” con il racconto della vittima che non ha presentato nessuna denuncia formale, per ora. La ragazza, anche lei anonima, è una dei tanti giovani appassionati di politica che vorrebbero approcciarsi a quel mondo attraverso stage o praticantato nelle “cosidette stanze dei bottoni”, dove ad attenderli non ci sono documenti da studiare ma senatori pronti a mettergli le mani addosso.
La storia di Ambra, nome di fantasia usato da FanPage inizia nel novembre del 2021. Ambra gira liberamente nei palazzi della politica lasciando il suo curriculum su diverse scrivanie, compresa su quella di “un uomo che i palazzi del potere li bazzica da anni e che oggi riveste il ruolo di senatore della Repubblica italiana, per un partito di cui si sente parlare tutti i giorni”.
Ambra viene convocata dal senatore in questione ma è evidente che il suo interesse è un altro. Dopo il colloquio, la ragazza viene tempestata di messaggi, tutti in possesso di Fanpage. Il racconto si trasforma piano piano in un incubo kafkiano, Ambra subisce di tutto da “mani sotto le mutande” alla telefonata minacciosa dell’amante del Senatore: “Sei una puttana, stai lontana da lui, non ti permetterò di prendere il mio posto”.
Ma dagli incubi non si esce facilmente, Ambra si ritrova anche la polizia a casa, su denuncia del senatore, con la perquisizione del suo appartamento e il capo ispettore che le dice: “Non abbiamo niente in mano, l’ha fatto per darti una lezione”. Ma ora nel vortice Kafkiano entra anche la polizia, ad Ambra viene chiesto: “Perché sei andata con la gonna a quell’appuntamento?” e “dopo l’incontro: “Il vice ispettore le invia una mail, le dice di tranquillizzarsi e aggiunge una postilla: ‘Comunque sei uno spettacolo“‘.
Come abbiamo detto all’inizio, il nome del senatore resta anonimo, abbiamo solo qualche indizio: dal racconto d Ambra a di FanPage sappiamo che appartiene a: “unpartito che punta molto sulle donne e sui giovani, ne fanno dei cavalli di battaglia“. Questa storia era emersa a dicembre, con una piccola pillola di DAGOSPIA che aveva scritto. “Dicono che non se ne lasci scappare una. Allunga le mani, manda messaggi hot, molesta le collaboratrici, scopacchia nelle sedi istituzionali e ha fatto fare una luminosa carriera alla sua giovane amante. Il vispo senatore è sposato, padre di famiglia: offre un’immagine di sé virtuosa, da marito innamorato ma i suoi “appetiti” sembrano compulsivi. Sullo sfondo (ma nemmeno così tanto) della famiglia perfetta c’è la sua amante. Molto più giovane, ambiziosa, in grande crescita professionale nel partito“.