Le condizioni di Salman Rushdie sono in miglioramento: i medici gli hanno staccato in respiratore e lo scrittore riesce a parlare e scherzare. La notizia arriva da più fonti, a riferirlo sono stati sia la BBC che l’agente di Rushdie, Andrew Wylie. Lo scrittore de I Versi Satanici è stato accoltellato venerdì 12 agosto, mentre stava per iniziare il suo intervento ad un evento pubblico nello stato di New York.
Ad accoltellare Salman Rushdie è stato Hadi Matar, 24 anni, di Fairview, nel New Jersey. L’aggressore, di origini libanesi, è stato incriminato per tentato omicidio di secondo grado e aggressione armata di secondo grado, come ha riferito il procuratore distrettuale della contea di Chautauqua Jason Schmidt. Matar si è dichiarato, attraverso il suo avvocato, non colpevole durante l’udienza preliminare del 13 luglio ed è detenuto senza cauzione nella prigione della contea di Chautauqnon.
Le condizioni di Salman Rushdie, subito dopo l’aggressione, erano apparse preoccupanti, almeno stando alle parole del suo agente che aveva detto al New York Time: “Le notizie non sono buone, probabilmente Salman perderà un occhio; i nervi del suo braccio sono stati recisi; e il suo fegato è stato pugnalato e danneggiato”. Le ultime informazioni, invece, sembrano più confortanti, ora lo scrittore respira senza l’ausilio del respiratore ed è in grado di parlare.
Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, in una lunga nota, ha ringraziato il personale di soccorso e coloro che sono intervenuti per fermare l’assalitore di Salman Rushdie. Di tutt’altro tenore la reazione del mondo estremista islamico. In Iran, l’Agenzia Fars ha festeggiato l’aggressione augurando allo scrittore di “Tirare le cuoia”.
Nel frattempo, I Versetti Satanici ha scalato la classifica dei libri più venduti su Amazon. Il romanzo costò allo scrittore la fatwa da parte dell’ayatollah Khomeini che nel 1989 lo condannò a morte per blasfemia, promettendo tre milioni di dollari a chiunque lo avesse ucciso.