Prima dell’agonia del processo multimilionario contro Amber Heard, Johnny Depp è stato il protagonista del trailer del videogame Sea of Dawn, ambientato in Europa durante l’epoca delle esplorazioni. Il videogame consente di solcare i mari nei panni di un pirata – vi ricorda qualcosa?

Il personaggio interpretato da Johnny Depp è un ex avventuriero con fez e accento irlandese di nome Phillip, ora cieco e per lo più confinato nella sua casa, che è piena di ninnoli dei suoi viaggi.

L’idea del filmato è che un esattore di bollette (interpretato da Francisco Rodriguez) si sia recato a casa sua e, invece di sbarrare la porta, Phillip lo invita a entrare e utilizza un po’ di metodi per travolgerlo dialetticamente. L’uomo svia il visitatore tastandogli il viso, mostrandogli le reliquie sparse per la camera e chiedendogli all’improvviso: “Per caso suoni il flauto, ragazzo?”. Infine, si dà accidentalmente fuoco alla barba. È la classica caricatura di Depp.

“Se c’è un’opportunità di fare umorismo e ironia, la colgo al volo”, spiega l’attore a proposito della realizzazione della clip in una featurette del making-of. “Voglio interpretare personaggi che abbiano la giusta dose di follia per fare cose che io non farei mai”.

Alla fine, Phillip riesce ad affascinare il suo visitatore e a far nascere in lui la sete di avventure marinaresche che, ovviamente, sono il fulcro di Sea Of Dawn. Spingendo l’esattore delle tasse fuori dalla porta, l’ex spadaccino di Depp dice: “Il tuo viaggio ti aspetta là fuori, sulle maree”.

Il progetto è il trailer di un nuovo videogame multiplayer chiamato Sea Of Dawn, realizzato da Changyou, la società cinese dietro al MMORPG free-to-play Dragon Oath, che ha registrato 300 milioni di utenti dal suo debutto nel 2007.

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Nato a Siracusa nel 1993, Matteo Marescalco è redattore di ScreenWorld.it, CinemaSerieTV.it e CultWeb.it. Collabora anche con le riviste online Birdmen Magazine e Point Blank. Tra il 2021 e il 2022, ha lavorato per Sergio Bonelli Editore come story editor e ufficio stampa. Ha scritto il libro Blumhouse Productions - La casa americana degli orrori (edito da Bietti Edizioni), la prima monografia italiana sulla casa di produzione fondata da Jason Blum.