Mary Alice è morta il 27 luglio 2022 all’età di 85 anni. L’attrice era noto soprattutto per aver interpretato il personaggio dell’Oracolo in Matrix Revolutions. Nel 1987 Alice ha vinto un Tony Award per la migliore attrice non protagonista in uno spettacolo nell’opera teatrale Fences e nell’1993 ha vinto un Emmy alla migliore attrice non protagonista in una serie drammatica per Io volerò via.
Mary Alice non è nota soltanto per i film citati, tra cui Matrix Revolutions, ma anche per aver aver recitato in Sparkle, Beat Street, Risvegli, Il falo delle vanità, Malcolm X e Un mondo perfetto. Nel terzo film del franchise di Matrix, l’interprete ha sostituito Gloria Foster nel ruolo dell’Oracolo, morta nel 2001 durante le riprese del secondo film.
Secondo quanto riportato da un agente del NYPD a The Hollywood Reporter, Mary Alice è deceduta nel suo appartamento di Manhattan. Prima di vincere l’Emmy nel 1993, l’interprete aveva già ricevuto una nomination l’anno prima, sempre per Io volerò via. Nel corso della sua carriera, poi, è stata nominata per la seconda volta ai Tony Award nel 1995 per Having Our Say.
“Quando ha interpretato il suo ruolo in Sparkle, Alice aveva solo trent’anni, ma ha saputo cristallizzare e rendere omaggio a tutte le madri che hanno fatto il possibile per i loro figli”, ha scritto Bob McCann nell’Encyclopedia of African American Actresses in Film and Television del 2009.
“L’interpretazione di Alice enfatizza la forza rispetto all’autocommiserazione, la rabbia aperta rispetto all’amarezza incancrenita”, ha scritto Frank Rich nella sua recensione dello spettacolo Fences sul New York Times. “L’attrice trova il cuore del personaggio nell’accettazione che accompagna l’amore di Rose per un uomo segnato e profondamente complicato”.
Alice ha raccontato di aver creato il personaggio di Rose in Fences durante un workshop nel 1983 presso l’Eugene O’Neill Theater Center di Waterford, nel Connecticut.
“L’ho basata non solo su di me, ma anche su mia madre, le mie zie, mia nonna e altre donne che ho conosciuto crescendo a Chicago negli anni Cinquanta. A volte si sente un’affinità, si capisce subito chi è una persona, e lei è uno di quei ruoli con cui mi sono identificata molto presto”, ha dichiarato Alice al Times nel 1987.
“Si trattava di donne non istruite, che vivevano in un’epoca precedente alla liberazione delle donne, e la loro identità era legata ai loro mariti. Sopportavano molte indignazioni e umiliazioni perché erano donne ed erano legate agli uomini, e la loro vita fuori casa era molto limitata. A parte andare in chiesa, loro badavano soltanto alla famiglia”.