Natalie Portman non sembra preoccuparsi troppo delle recensioni negative, perché sa che prima o poi la ruota girerà. Così, l’attrice non se l’è presa più di tanto dal fatto che alcuni dei suoi lavori, in particolare la trilogia prequel di Star Wars, ma anche il thriller di Luc Besson, Leon, siano stati “massacrati dalla critica“.
Dopo che il debutto di Natalie Portman nel 1994 in Leon è stato criticato al momento dell’uscita, stessa sorte è toccata alla trilogia prequel di Star Wars, dove l’attrice interpretava Padmé Amidala, e successivamente al cinecomic Marvel Thor: The Dark World. Ma oggi, l’attrice sottolinea che questi sono tra i suoi film più amati. E il suo lavoro su film come i prequel di Star Wars l’ha preparata all’accoglienza ricevuta da Thor: The Dark World, definito “uno dei peggiori film del MCU”.
“Voglio dire, ce l’ho fatta anche con Leon”, ha spiegato Natalie Portman a Variety. “È stato massacrato dalla critica e ora, nonostante abbia recitato nei film Marvel e in Star Wars, è la cosa principale per cui vengo in mente alle persone. Quello e Star Wars sono due esempi di progetti che, quando sono usciti, mi hanno fatto pensare, ‘Oh mio Dio, questo è un disastro.’ E poi 20 anni dopo – in realtà, 30 anni dopo per Leon – sono amati”.
Natalie Portman non teme le critiche negative al punto da aver scelto di rivisitare un personaggio al centro del flop Marvel, la Jane Foster di Thor: The Dark World. Nove anni dopo ritroveremo Jane, in veste molto diversa, in Thor: Love and Thunder, nei cinema dal 6 luglio, dove assumerà i panni (e i muscoli) di Mighy Thor arrivando perfino a brandire Mjolnir.