Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ci terrà compagnia per ben cinque stagioni: gli autori hanno già scritto il finale della serie ambientata nel corso della Seconda Era della Terra di Mezzo. Il primo degli otto episodi del nuovo progetto, debutterà su Prime Video il 2 settembre 2022.

La serie, costata ad Amazon circa 500 milioni, compresi l’acquisizione dei diritti televisivi strappati a Netflix, è ambientata migliaia di anni prima degli eventi raccontati ne Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. JD Payne e Patrick McKay, showrunner della serie, e il regista JA Bayona, intervistati in esclusiva da Empire, hanno svelato alcuni importanti dettagli del loro lavoro, rivelando che hanno preparato una storia completa dall’inizio alla fine “Sappiamo anche quale sarà la nostra ultima inquadratura dell’ultimo episodio“, anticipa Payne.

I diritti acquistati da Amazon erano per uno spettacolo di 50 ore. Sapevamo fin dall’inizio che quella era la dimensione della tela: questa era una grande storia con un inizio, una parte centrale e una fine molto chiare. Ci sono cose della prima stagione che verranno risolte solo nel corso della quinta stagione”, dice il co-showrunner.

In queste cinque stagioni, Gli Anelli del Potere racconterà una storia di Elfi, Nani, Harfoots e altri personaggi, assisteremo ad eventi importanti della storia della Terra di Mezzo, dalla forgiatura degli anelli all’ascesa di Sauron. Anche se i singoli fili della trama sono nuovi, il contorno appartiene al lavoro originale dello scrittore”.  “Era come se Tolkien avesse messo delle stelle nel cielo e ci avesse fatto distinguere le costellazioni“, spiega Payne. “Nelle sue lettere – in particolare in una al suo editore – Tolkien parlava di volersi lasciare alle spalle una mitologia che ‘lasciava spazio ad altre menti e mani, brandendo gli strumenti della pittura, della musica e del dramma’. Stiamo facendo ciò che Tolkien voleva. Finché abbiamo ritenuto che ogni nostra invenzione fosse fedele alla sua essenza, sapevamo di essere sulla strada giusta“.

Patrick McKay, ha sua volta, ha garantito che Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, che vedremo a settembre, per quanto innovativo, sarà in linea con quanto stabilito dal suo creatore “La pressione ci farebbe impazzire se non avessimo la sensazione che qui ci sia una storia che non viene da noi. Viene da un posto più grande” – afferma il co-showrunner – Viene da Tolkien e noi ne siamo solo gli amministratori. Ci fidiamo così profondamente di quelle idee, perché non sono nostre. Nella migliore delle ipotesi, noi ne siamo solo i custodi“.

 

 

 

 

 

 

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.