C’è chi preferisce gli standalone, e chi finisce per affezionarsi a un’intera saga. C’è chi vuole solo rilassarsi per un po’, e chi invece cerca una vera e propria sfida con se stesso (o magari con altri giocatori). C’è chi si appassiona a un particolare tipo di combattimento, ma anche chi viene attratto da una storia intrigante e dalla possibilità di influenzarla con le proprie scelte. E non manca chi si diverte a passare ore a personalizzare il proprio protagonista fin nei minimi particolari; e altri che amano esplorare mondi fantastici e complessi oltre ogni aspettativa, imparando a conoscerne i segreti ancor prima di proseguire con la missione principale.
I giochi di ruolo sono tanti e diversissimi, e altrettanto diverse sono le ragioni che possono portarci a sceglierne uno piuttosto che un altro. Ma a prescindere dalle nostre preferenze resta il fatto che gli RPG (da Role-Playing Games) forniscono un’esperienza quanto mai immersiva e interattiva, con cui difficilmente altri generi riescono a competere. Abbiamo stilato una classifica dei migliori giochi di ruolo per PC: tra giochi singoli e serie, tra fantasy e sci-fi, ce n’è un po’ per tutti i gusti!
15. Star Wars: Knights of the Old Republic
Anno: 2003
Sviluppatore: BioWare
L’universo di Star Wars ha cominciato la propria espansione nel mondo dei videogiochi nel 1983, quando Return of the Jedi era ancora nelle sale. Knights Of The Old Republic (o semplicemente KOTOR) non è quindi il primo gioco sviluppato sulla base di questa saga, ma solo il primo RPG: un incarico comunque non da poco per la BioWare, che si ritrovava a dover presentare una storia originale pur rispettando le regole di un universo già strutturato. Eppure l’impresa è riuscita, al punto da renderlo un classico per gli appassionati di questo genere.
Dal punto di vista tecnico sia KOTOR che l’ottimo sequel pubblicato l’anno dopo da Obsidian faticano a superare la prova del tempo, risultando praticamente ingiocabili su macchine di ultima generazione. Non preoccupatevi però se non riuscite a giocarci: lo scorso settembre Aspyr Media ne ha annunciato un remake che ha già mandato in visibilio i fan più sfegatati!
14. Tyranny
Anno: 2016
Sviluppatore: Obsidian Entertainment
Chi ha detto che in un gioco di ruolo bisogna sempre fare la parte degli eroi? Non sarebbe più divertente, per una volta, stare dall’altro lato della barricata? È il caso di Tyranny, gioiellino della Obsidian che colloca il giocatore in una posizione atipica: quella di emissario del supercattivo di turno. Il potentissimo Kyros, Signore di Terratus, ha già conquistato quasi tutto il mondo conosciuto; il nostro compito, in quanto suo fedele Fatebinder, è quello di assoggettare l’unico territorio che ancora sfugge alle sue grinfie.
La sopravvivenza stessa del protagonista dipende dalla riuscita della missione, ma il giocatore è in grado di decidere come portarla a termine: siamo noi, insomma, a scegliere la strategia migliore per rimettere in riga le truppe e l’approccio giusto da adottare con le forze ribelli. Sono scelte delicate, che possono determinare il nostro trionfo o il nostro completo fallimento. Se cercate un RPG che strizzi l’occhio ai grandi classici ma con una premessa un po’ diversa dal solito, questo potrebbe fare al caso vostro.
13. Stardew Valley
Anno: 2016
Sviluppatore: ConcernedApe
Ebbene sì, anche il farming simulator più popolare degli ultimi anni rispetta le regole di un buon RPG. In Stardew Valley abbandonerete il vostro triste lavoro da ufficio per ritirarvi in campagna, a occuparvi del piccolo appezzamento di terra ereditato da vostro nonno. Una volta giunti a destinazione vi ritroverete in un microcosmo tutto da scoprire, anche ben al di là della fattoria in cui vi siete trasferiti.
Largamente ispirato alla serie di giochi anni ’90 Harvest Moon, Stardew Valley è un gioco di ruolo rilassante e rilassato, in cui potrete perdervi per ore e ore. Coltivare la terra e risanare la fattoria sono solo alcune delle attività che vi terranno occupati: potrete pescare, allevare bestiame, commerciare e intessere relazioni di vario tipo con gli abitanti della vicina Pelican Town, scoprendone man mano i più piccoli segreti. E se questo non dovesse bastarvi, la patch aggiunta l’anno scorso permette anche una modalità co-op, tramite la quale potrete interagire con i vostri amici e lavorare insieme a loro in una nuova fattoria.
12. Assassin’s Creed Odyssey
Anno: 2018
Sviluppatore: Ubisoft Québec
Nel 2017 Assassin’s Creed Origins riesce nell’arduo compito di rivitalizzare la serie di azione/avventura iniziata 10 anni prima. Il gioco suscita però alcune polemiche tra chi accoglie le novità introdotte e chi lo considera troppo diverso dai capitoli precedenti. Questa differenza è ancora più marcata in Odyssey, che esce l’anno dopo e si rivela un RPG in tutto e per tutto, bissando il successo del suo predecessore. Come sempre nel caso di Assassin’s Creed, in questo gioco c’è tanta storia ma anche un pizzico di fantascienza: il giocatore si ritrova catapultato nella Grecia del V secolo a.C., straziata dalla guerra del Peloponneso e contesa tra Ateniesi e Spartani. Protagonista è la mercenaria Kassandra (o suo fratello Alexios), che intraprende un viaggio alla ricerca della propria famiglia e si fa carico di una missione delicata quanto pericolosa.
Ubisoft sembra aver imparato le lezioni di RPG impartite da altri studios, e le mette qui in pratica con discreti risultati: novità assoluta per questa serie è la libertà di scelta conferita al giocatore, che otterrà finali diversi a seconda delle decisioni prese nel corso del gioco. Alcuni fan di vecchia data piangono l’assenza di narrazione lineare e di enfasi sul combattimento stealth, che qui passa decisamente in secondo piano; e giudicano dispersivo il gigantesco open world esplorabile a piedi o in nave. Ma se amate i giochi di ruolo moderni e avete voglia di immergervi del tutto in un’ambientazione storica riprodotta fedelmente (con qualche rimando alla mitologia classica), Odyssey vi darà comunque parecchie soddisfazioni.
11. Dark Souls
Anno: 2011
Sviluppatore: FromSoftware
Nel 2009 esce Demon’s Souls, che diventa presto capostipite dei cosiddetti soulslike; ma è Dark Souls, due anni più tardi, a portare questo genere su PC e conferirgli una popolarità incredibile. Ma cosa significa soulslike? Un fantasy dalle atmosfere cupe e misteriose, ambienti open world che incoraggiano l’esplorazione contribuendo attivamente a narrare la storia che il protagonista sta vivendo. E poi c’è ovviamente il livello di difficoltà (non solo in termini di combattimento), che ha fatto e fa ancora discutere i gamer di tutto il mondo. Riteniamo che in realtà la difficoltà di titoli come questo dipenda dalla pazienza del singolo giocatore, e dal grado di sfida che è disposto ad accettare dal gioco: un gioco che premia chi impara a comprenderne le rigide meccaniche sfruttandole a proprio vantaggio.
Dopo Dark Souls FromSoftware ha pubblicato 2 sequel, riscuotendo consensi un po’ meno unanimi; a rappresentare il genere ci ha poi pensato Bloodborne, esclusiva PS4 del 2015. I possessori di PC hanno invece dovuto aspettare altri 7 anni, fino al recentissimo Elden Ring che è però riuscito a catturare l’interesse di una nuova fetta di pubblico. Sarà riuscito a catturare anche la magia del suo antesignano? Lo lasciamo decidere a voi.
10. Pillars of Eternity
Anno: 2015
Sviluppatore: Obsidian Entertainment
Quando esce Pillars of Eternity, nel 2015, la Obsidian ha già una reputazione di tutto rispetto: con titoli come KOTOR II e Fallout: New Vegas, passando per Neverwinter Nights 2, si è dimostrata più che all’altezza di continuare progetti già iniziati da altri studios; e c’è chi dice che abbia persino superato i suoi predecessori. Sono quindi in pochi a stupirsi quando Pillars riconferma lo studio californiano come vero e proprio esperto di giochi di ruolo: il suo ultimo prodotto ottiene un tale successo da venire considerato dai più l’erede spirituale di Baldur’s Gate, almeno fino all’uscita di Divinity: Original Sin 2 che rimetterà tutto in discussione.
Chi si sta approcciando per la prima volta ai cRPG a visuale isometrica potrebbe trovare Pillars un ottimo punto di partenza: la storia è intrigante e non senza colpi di scena; l’open world è vasto e ricco di sorprese; i personaggi con cui interagire e formare un party sono interessanti e complessi; il gameplay è scorrevole e privo di meccaniche particolarmente ostiche, ma a seconda del livello di difficoltà scelto può essere richiesta al giocatore una fine strategia per tirarsi fuori dai guai. Una combinazione perfetta, insomma, per i nostalgici del genere e per chi voglia coglierne l’essenza senza tornare troppo indietro nel tempo.
9. Fallout: New Vegas
Anno: 2010
Sviluppatore: Obsidian Entertainment
Abbiamo già accennato a questo gioco, che riteniamo meriti un posto a sé nella nostra classifica. Dopo Interplay Entertainment, Black Isle e Bethesda tocca a Obsidian Entertainment sviluppare il quarto capitolo (in realtà uno spin-off) di questa famosissima serie di giochi. Fallout 3 aveva già segnato il passaggio dal classico RPG a visuale isometrica all’action-RPG, con combattimento in tempo reale e grafica 3D (in prima o terza persona). La Obsidian, forte della sua già discreta esperienza, riunisce in New Vegas il meglio di questi due mondi e vi aggiunge maggiore complessità, sia in termini di storia che di gameplay; e non manca anche un po’ di dark humor che ben si sposa con l’ambientazione post-apocalittica (o meglio, post-atomica) della serie.
8. Baldur’s Gate (serie)
Anno: 1998
Sviluppatore: BioWare
Veniamo adesso al classico dei classici. Nel 1998 la BioWare si presenta al grande pubblico offrendo un prodotto destinato a cambiare per sempre il mondo videoludico, ossia Baldur’s Gate. L’allora minuscolo studio di Edmonton trae spunto da alcuni giochi di strategia in tempo reale e ne modernizza le meccaniche, adattandole alle proprie esigenze e applicandovi un’interfaccia innovativa. Gli ingredienti ci sono tutti: controllo tramite mouse e tastiera, combattimento pause-and-play, possibilità di reclutare nel proprio party molteplici personaggi con personalità e caratteristiche diverse; il tutto al servizio di una storia ben congegnata e ambientata nell’universo di Dungeons & Dragons, grazie alla collaborazione con la Interplay Production che ne ha appena acquistato i diritti. I consensi presso pubblico e critica arrivano quasi immediatamente, e proiettano la BioWare nell’Olimpo degli sviluppatori di RPG.
Nel 2000 esce il sequel Baldur’s Gate II: Shadows Of Amn, che riesce nell’arduo compito di superare il successo del primo capitolo. Tutto ciò grazie a una giocabilità più fluida e una grafica migliorata, ma soprattutto grazie a una storia ancora più avvincente e convincente, che appassionerà milioni di giocatori in tutto il mondo e diventerà un vero e proprio marchio di fabbrica per la BioWare. Larian Studios raccoglie questa pesantissima eredità e nel 2020 pubblica Baldur’s Gate III, che sembra rispettare la tradizione dei suoi predecessori pur inserendo qualche novità, come il combattimento a turni. Il gioco è ancora in versione early access e l’edizione integrale vedrà la luce solo l’anno prossimo, ma nel frattempo ci riteniamo piuttosto soddisfatti.
7. Disco Elysium
Anno: 2019
Sviluppatore: ZA/UM
Amate i giochi di ruolo dallo stile classico ma vi evitereste volentieri tutto quel combattimento? Cercate un’ambientazione diversa dal fantasy più tradizionale? Volete una storia originale e profonda ma condita con parecchia ironia? Se la risposta è sì, Disco Elysium è un titolo che non potete proprio farvi scappare. Non siamo qui di fronte a un gioco tripla A, ma a un progetto indipendente che ha stentato a vedere finalmente la luce dopo anni di lavoro da parte di Robert Kurvitz. Originariamente musicista e scrittore, Kurvitz si è riscoperto anche sviluppatore riunendo attorno a sé un ristretto numero di artisti di vario tipo sotto il nome di ZA/UM.
C’è ampio spazio per i conflitti in questo gioco, ma non per il combattimento. Tutte le interazioni possibili avvengono infatti tramite dialoghi, sia tra i vari personaggi che tra le molteplici voci interiori del protagonista: un detective spiantato che dopo una sbronza colossale ha perso completamente la memoria e si ritrova, in questo stato, a indagare su un delitto in compagnia di un collega dalla reputazione impeccabile.
6. Divinity: Original Sin 2
Anno: 2017
Sviluppatore: Larian Studios
Tre anni dopo il primo capitolo della serie Divinity (già prequel di Divine Divinity), Larian Studios ci riprova e pubblica Original Sin 2, che conferma ancora una volta che la software house belga ci sa proprio fare quando si tratta di giochi di ruolo per PC. L’ispirazione ai grandi classici è evidente, com’è giusto che sia; ma questa serie vanta anche un sistema tutto suo, che viene perfezionato in questo secondo titolo.
Il giocatore è in grado di personalizzare il proprio protagonista scegliendo tra 5 razze, 14 classi e le tante abilità che esse sbloccano. Tali abilità risulteranno poi cruciali sia nella formazione del party e nelle interazioni con i suoi membri, sia in fase di combattimento: sarà fondamentale scegliere attentamente la propria strategia di gioco sfruttando l’ambiente circostante e le caratteristiche di tutti i personaggi a disposizione. Si può giocare da soli o in multiplayer, sia co-op (con opzione local/split screen) che PvP. Si tratta di un gioco che potrebbe intimorire i meno esperti, poiché regolato da meccaniche piuttosto complesse; ma se vi prendete il giusto tempo per assimilarle non potrete che trovarlo straordinario.
5. The Elder Scrolls V: Skyrim
Anno: 2011
Sviluppatore: Bethesda
Il successo a livello planetario, i premi, le numerose riedizioni, i meme, le migliaia di mod ideate e condivise dalla community: difficile dire qualcosa su Skyrim che non sia già stata detta diverse volte negli ultimi 11 anni. Questo gioco ha ridefinito il concetto di open world offrendo ai giocatori un’esperienza videoludica improntata alla massima libertà, e agli altri studios un nuovo modello da seguire.
Non c’è infatti un modo giusto o sbagliato di giocare a Skyrim. Volete seguire il vostro destino di Dragonborn e prepararvi ad affrontare una pericolosa minaccia? Oppure volete prendere posizione nella guerra civile che affligge il continente, schierandovi per l’una o l’altra fazione? O magari vi interessa unirvi a una gilda per affinare le vostre abilità? Preferite andarvene in giro per il mondo, vivendo di espedienti e senza una fissa dimora o acquistare case in vari punti del continente, arredandole secondo il vostro gusto? Se anche vi andasse soltanto di ritirarvi in una capanna isolata e fare il taglialegna per il resto dei vostri giorni, questo e molto altro ancora sarà assolutamente alla vostra portata.
4. Dragon Age: Origins
Data di rilascio: 2009
Sviluppatore: BioWare
“Gather your party and venture forth?”: si tratta solo di uno dei tanti riferimenti a Baldur’s Gate presenti in questo primo, eccellente capitolo della serie di Dragon Age. La BioWare è ben consapevole del suo glorioso passato ma non dorme sugli allori, puntando a fare ancora di più: Origins vanta una storia appassionante (che i più nostalgici non potranno non trovare familiare) ricca di intrighi e colpi di scena, e un comparto personaggi talmente interessante da rischiare quasi di oscurare il protagonista stesso. Il combattimento sfrutta ancora il sistema pause-and-play tipico dei cRPG, per personalizzare al massimo la propria strategia di attacco, ma lo fa in modo più fluido e dinamico.
Dopo Origins la serie è continuata con altri due titoli, entrambi discreti: Dragon Age 2 risente del budget ridotto e dei tempi di produzione ristretti, ma migliora alcune meccaniche di gioco; Dragon Age: Inquisition ha un approccio all’open world ancora un po’ maldestro, ma costituisce un passo avanti rispetto al predecessore. Nessuno dei due, comunque, convince quanto aveva fatto Origins. Possiamo solo sperare che il quarto capitolo della serie, annunciato l’anno scorso e in lavorazione già da diversi anni, riesca nell’intento.
3. The Witcher 3: Wild Hunt
Data di rilascio: 2015
Sviluppatore: CD Projekt Red
Quando Andrzej Sapkowski cede alla CD Projekt Red i diritti della sua collana di libri intitolata The Witcher, lo fa in cambio di appena 9500 dollari. Probabilmente pensa di aver fatto un affare: non può immaginare che di lì a qualche anno il terzo capitolo della trilogia basata sulla sua saga fantasy frutterà alla software house polacca svariati milioni di dollari, un successo inaudito e una lealtà da parte del pubblico che nemmeno i recenti scivoloni con Cyberpunk 2077 sono riusciti a intaccare.
Ma qual è il segreto di questo successo? Sicuramente parte del merito va a Sapkowski, che ha saputo creare un universo affascinante popolato da personaggi carismatici come lo strigo Geralt, la maga Yennefer e la loro figlia Ciri. La trilogia della CDPR è però più un sequel che un adattamento, ed è quindi da lodare la capacità degli sviluppatori di catturare l’atmosfera dei libri per continuarne la storia in modo coerente. E si tratta di una storia in cui il giocatore interviene personalmente con ogni sua scelta e azione, con conseguenze che possono rivelarsi anche pesanti per il protagonista e i suoi cari.
2. Horizon Zero Dawn
Data di rilascio: 2017
Sviluppatore: Guerrilla Games
“Un RPG di azione, con particolare enfasi sull’azione”: è così che gli sviluppatori di Guerrilla Games hanno provato a definire il primo gioco della loro nuova serie, annunciato per PS4 nel 2015 e subito oggetto di aspettative altissime. Horizon Zero Dawn esce 2 anni dopo e le supera tutte, raggiungendo una tale popolarità da venire ben presto pubblicato anche su PC e riconfermando anche lì il proprio successo.
C’è chi fatica a considerarlo un gioco di ruolo vero e proprio; noi riteniamo tuttavia che abbia le carte in regola per far parte di questa categoria, e persino per rappresentarne uno degli esempi migliori degli ultimi anni. La storia è talmente ricca e avvincente da lasciare il segno; l’open world è progettato con maestria per invogliarci a scoprirne pian piano i segreti. Quando intraprendiamo questo viaggio insieme alla protagonista Aloy lo facciamo su due fronti: uno rivolto al futuro, alla ricerca di un modo per salvare il pianeta da una minaccia che l’ha già distrutto una volta; e un altro rivolto al passato, alla riscoperta di un mondo a noi familiare ma ormai tramontato e dimenticato. A ciò si aggiunge un combattimento innovativo e intuitivo, che offre al giocatore tantissimi spunti per elaborare una propria strategia di sopravvivenza.
1. Mass Effect: Legendary Edition
Data di rilascio: 2021
Sviluppatore: BioWare
Qualcuno potrebbe pensare che assegnare il primo posto in classifica come miglior gioco di ruolo per PC a tre giochi contemporaneamente significhi barare, ma noi non possiamo fare a meno di considerare la trilogia di Mass Effect un’unica grande storia, raccontata magistralmente e ricca di personaggi a dir poco memorabili. Lo sanno bene alla Electronic Arts, che l’anno scorso l’ha pubblicata sotto un unico nome – Legendary Edition – in versione rimasterizzata e includendo praticamente tutti i relativi DLC.
Come si potrebbe del resto parlare di questa serie senza citare il primo capitolo (2007), in cui il Comandante Shepard diventa un vero leader e muove i primi passi nella guerra per salvare la galassia? O il secondo (2010), in cui decide le sorti del suo equipaggio in un’intricatissima Missione Suicida? Per non parlare del terzo (2012), in cui la tensione raggiunge il culmine e si scoprono le conseguenze di scelte fatte anche anni prima. Il finale risulta ad alcuni ancora controverso, ma nulla toglie alla bellezza della storia raccontata fino a quel punto. Quando si tratta di giochi di ruolo per PC la BioWare ha fatto scuola per diversi anni, e se si vogliono ripercorrere i suoi anni d’oro non c’è che da puntare su questo corposo volume.