Léa Seydoux sarà Emmanuelle nel reboot del classico film erotico del 1974: la nuova pellicola, tratta dall’omonimo romanzo di Emmanuelle Arsan, sarà diretta dalla regista Audrey Diwan. La notizia, data in anteprima da The Hollywood Reporter, sottolinea che la Diwan, per la prima volta, sarà dietro la macchina da presa di un film in lingua inglese.

Sylvia Kristel - Emmanuelle

Léa Seydoux, vincitrice della Palma d’oro a Cannes per La Vita di Adele, vestirà i panni della protagonista, un personaggio che negli anni Settanta è diventato un’icona erotica per un’intera generazione.  Il libro di Emmanuelle Arsan, pubblicato in francese nel 1967, descrive le fantasie e le avventure erotiche della protagonista in vari contesti. Emmanuelle nelle pagine del libro, e poi sul grande schermo, intrattiene una serie di relazioni sia con con uomini che  con donne, oltre che con il proprio marito.

La prima pellicola diretta da Just Jaeckin, era interpretata dall’olandese Sylvia Kristel. Il successo di pubblico del film diede il via ad una serie di sequel e adattamenti, inclusa la serie di film italiani Black Emanuelle, dove i produttori aggirarono i problemi di copyright omettendo una ’M’ nel nome della protagonista.

Il nuovo adattamento di Emmanuelle è stato sviluppato dalla regista e da Rebecca Zlotowski, che ha diretto Léa Seydoux nel 2010 nel film Belle Épine, pellicola che ebbe due candidature a Cannes 2010. Léa Seydoux, vista recentemente nel film No Time to Die, è, per il momento, l’unica attrice annunciata del nuovo lungometraggio.

 

 

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.