Il mondo dell’anime streaming è appena stato scosso da un annuncio che nessuno si aspettava. Oshi no Ko, il thriller psicologico ambientato nel mondo degli idol giapponesi che ha conquistato milioni di fan in tutto il mondo, cambia casa. La terza stagione debutterà su Crunchyroll, cambiando i piani della casa di produzione. L’annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno durante il Crunchyroll Showcase al New York Comic Con 2025, al Jacob Javits Convention Center di Manhattan. Un nuovo trailer ufficiale ha accompagnato la rivelazione, mostrando le prime immagini della stagione attesa e confermando che la produzione di Doga Kobo continua a mantenere gli standard qualitativi che hanno reso l’anime un fenomeno culturale.

La descrizione ufficiale di Crunchyroll per la stagione 3 anticipa una narrazione ancora più oscura e complessa: “La storia entra in una nuova fase. Sono passati sei mesi dal rilascio di ‘POP IN 2’. Grazie al duro lavoro di MEM-Cho, le B-Komachi stanno per ottenere la loro grande occasione. Aqua è un intrattenitore poliedrico e la carriera di Akane come talentuosa attrice procede senza intoppi. Nel frattempo, Kana ha perso la vivacità che un tempo la caratterizzava. Per rintracciare la verità dietro le morti di Ai e Goro, Ruby continua a scalare il mondo dello spettacolo… usando le bugie come arma“. Ma cosa c’è dietro questo trasferimento che molti definiscono scioccante? Per comprendere la portata della notizia, bisogna guardare ai numeri che Oshi no Ko ha generato su HIDIVE. Il premiere di 90 minuti della prima stagione, andato in onda il 21 aprile 2023, è diventato “”il lancio di serie numero uno nella storia dello streamer””, frantumando ogni record precedente per la piattaforma di proprietà di AMC. Perdere l’esclusiva su una proprietà intellettuale così preziosa rappresenta un colpo devastante per HIDIVE, soprattutto in un momento in cui il servizio sta vedendo diminuire il numero di acquisizioni anime per ogni stagione di trasmissione.

Dall’altra parte della barricata, Crunchyroll sta attraversando un periodo turbolento nei rapporti con i propri abbonati. La piattaforma è finita sotto accusa per un improvviso cambiamento nel sistema di sottotitolazione, che secondo diverse fonti utilizzerebbe un’alternativa più economica ma decisamente meno efficace. Il software in questione sarebbe OOONA, un programma di intelligenza artificiale israeliano che produrrebbe sottotitoli in inglese praticamente illeggibili. A questo si aggiunge la gestione fallimentare di numerose premiere autunnali del 2025, con il lancio del primo episodio di My Hero Academia: Final Season che ha scatenato l’ira dei fan.

Eppure, nonostante le controversie recenti, l’acquisizione di Oshi no Ko stagione 3 rappresenta una vittoria strategica fondamentale per Crunchyroll. Il servizio ha infatti perso negli ultimi mesi i diritti di streaming esclusivi su franchise storicamente associati al suo brand, come Mobile Suit Gundam e Dragon Ball. Dragon Ball Daima è stato lanciato contemporaneamente su più piattaforme, con l’esclusiva del doppiaggio inglese che è durata solo per un periodo limitato prima di approdare su Netflix e Hulu. Amazon Prime Video si è aggiudicato Mobile Suit Gundam GQuuuuuuX, Uma Musume: Cinderella Gray e Tatsuki Fujimoto 17-26, mentre Netflix ospiterà JoJo’s Bizarre Adventure: Steel Ball Run quando debutterà nel 2026.

Il passaggio di Oshi no Ko a Crunchyroll segna un cambiamento significativo nel panorama competitivo dello streaming anime. Dimostra che nemmeno i numeri record sono sufficienti a garantire fedeltà nel business dell’intrattenimento digitale, dove le strategie di acquisizione e distribuzione seguono logiche che vanno ben oltre il mero successo di pubblico. Per i fan, l’unica certezza è che la terza stagione promette di portare la storia di Aqua, Ruby e Kana verso territori ancora più oscuri e complessi, con le bugie che continuano a essere l’arma più affilata in un mondo dove l’apparenza è tutto.

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it