Tony Hawk’s Pro Skater è sempre stato più di un semplice gioco di skateboard: è stato un vero e proprio fenomeno, capace di trasformare la cultura dello sport urbano in un’esperienza videoludica che ha segnato un’intera generazione. Fin dal suo esordio nel 1999, la serie ha ridefinito il concetto di “arcade” con il suo mix perfetto di gameplay dinamico, livelli ricchi di segreti e una colonna sonora che è diventata leggendaria. Ma, nonostante il successo clamoroso, col passare degli anni la serie ha subito un lento ma inesorabile declino. La voglia di innovare, unita a scelte di design discutibili, ha portato la saga ad allontanarsi dal suo spirito originario, fino a scomparire quasi del tutto dal panorama videoludico.

Poi, nel 2020, è arrivato il miracolo. Con il remake di Tony Hawk’s Pro Skater 1 e 2, la serie ha fatto il suo trionfale ritorno, riprendendo quella formula vincente che l’aveva resa un capolavoro all’epoca. L’operazione di restauro, che ha rispettato alla perfezione il gameplay originale pur aggiornando grafica e animazioni, ha riportato alla luce non solo i vecchi ricordi, ma anche una nuova generazione di appassionati, pronti a riscoprire il piacere di eseguire combo impossibili su skateboard. E ora, con THPS 3+4, la sfida è chiara: riusciranno questi nuovi capitoli a mantenere alta la bandiera di un’icona come Tony Hawk, facendo evolvere la formula senza tradire il passato?

Tony Hawk's Pro Skater 3+4 Gameplay Grind
Il nostro personaggio che esegue un grind in THPS 3+4. ©Activision

Tutto bello, ma non manca qualcosa?

Esattamente come nel 2020, questa riedizione dei classici giochi di Tony Hawk si concentra a unire due dei titoli più amati della serie. Infatti, proprio il terzo e quarto capitolo sono quelli che in qualche modo hanno definito il concetto di “evoluzione” per la serie. Tony Hawk’s Pro Skater 3 riprendeva la formula classica delle run da 2 minuti, aggiungendo un sistema di chaining che si evolveva ancora di più grazie al sistema dei revert.

Per quanto riguarda invece il quarto capitolo, questo THPS portava la serie a una formula più libera concedendo al giocatore la possibilità di scegliere che missioni affrontare e soprattutto senza pressarlo con un timer generale. Fu proprio questa formula che divenne uno standard per i capitoli a venire, portando la serie a sdoganare totalmente il genere degli sport estremi e dello skateboarding in generale.

Ma quindi, avendo in mente queste premesse, come si sarà comportata Iron Galaxy con l’adattamento moderno di questi due capitoli? Per farla breve la risposta sarebbe un “Bene… ma non benissimo”, ma partiamo comunque con ordine.

Se dovessimo prendere in questione solo THPS 3, senz’ombra di dubbio il lavoro svolto da IG è stato uno magistrale. Tutta l’essenza del terzo capitolo è rinchiusa e modernizzata in ogni minimo dettaglio. La struttura classica da 2 minuti, il sistema a obiettivi e tutte le varie sorprese (con qualche minima riserva) del capitolo originale sono presenti qui dentro.

Tony Hawk's Pro Skater 3+4 Gameplay Jump
Un ollie fulmineo, fatto dal nostro PG in THPS 3+4. ©Activision

Quindi se cercate l’esperienza definitiva di THPS 3, la collection fa sicuramente al caso vostro. Dove pero’ casca l’asino a tal punto da fare un cratere nella terra, e quando si va a parlare di THPS 4. Come dicevamo poco sopra, il quarto capitolo si contraddistingueva dai suoi predecessori grazie a una formula free roam molto marchiata. La libertà di scelta è stato un fulcro essenziale per questo THPS 4.

Perciò, come si fa a rovinare l’identità di questo gioco? Beh, semplicemente eliminando uno dei suoi aspetti chiave, ovvero il free roam. Ebbene si, THPS 4 purtroppo in questa sua riedizione non presenta la carriera free roam. Purtroppo, il gioco viene rielaborato in chiave classica da 2 min runs, aggiungendo a ogni mappa una serie prestabilita di obbiettivi, a tal punto da farlo sembrare una versione castrata del gioco originale.

Proprio questo cambio generale rende il quarto capitolo rimasterizzato molto scialbo e a tratti anche poco funzionale. Le mappe più famose e ben caratterizzate come Zoo per esempio, sono state altamente riveduto e mal gestite, rendendole ridicole e poco apprezzabili. Abbiamo tuttavia apprezzato che almeno Iron Galaxy ha provato a correggere il danno aggiungendo qualche nuova mappa.

Infatti, parlando proprio di queste nuove mappe, ci viene da pensare del perché Iron Galaxy non si sia concentrata proprio a creare una nuova entry per la serie. Queste nuove ambientazione sono decisamente tra le migliori mai viste nella serie, con una struttura degli obiettivi divertente e intelligente, a tal punto da far splendere più loro che le classiche mappe.

Un Tony Hawk’s Pro Skater bello come il sole

Tony Hawk's Pro Skater 3+4 creazione PG
Il nostro PG si prepara al meglio… o al peggio, in THPS 3+4. ©Activision

Da un punto di vista tecnico, il gioco non si discosta molto da quanto visto con l’edizione dedicata ai primi due capitolo rimasterizzati. Ancora una volta, l’Unreal Engine 4 fa il suo lavoro in maniera egregia, offrendoci un prodotto ben curato nei dettagli e piacevole da vedere, senza sacrificare troppo la fluidità generale.

THPS 3+4, almeno su PS5, vi darà la possibilità di scegliere tra due modalità grafiche: le classiche “prestazione” e “qualità”. Nella prima, verrà messo in vantaggio il framerate a discapito di qualche dettaglio grafico. Infatti, in questa modalità il framerate salirà fino a 120FPS, mentre la risoluzione scenderà a 1080p.

Per quanto riguarda la controparte, il gioco scenderà ai “soliti” 60FPS, dando però un boost non indifferente alla risoluzione che si porterà a un 4K Nativo. Quindi, se volete una buona fluidità senza compromessi grafici, diciamo che il gioco fa di tutto per venirvi incontro.

Uno dei punti chiave di questa serie viene rappresentata dalla sua soundtrack e, quando si va a parlare di riedizioni esiste sempre la paura che questa venga estremamente castrata (per copyright o altre problematiche). Ebbene, con THPS 3+4 possiamo stare abbastanza tranquilli siccome Iron Galaxy sembra aver capito il compito assetgnato.

Tracce leggendarie come “Ace of Spades” dei Motorhead, “Them Bones” dei Alice in Chains e “96 Quite Bitter Beigns” dei CKY tornano in questa remastered e vengono accompagnate da tracce moderne e artisti come Lupe Fiasco, 100 Gecs e Kendrick Lamar a tal punto da creare una delle sountrack più belle della serie. Insomma, unire passato è presente, quando si parla di musica, spesso funziona!

La Recensione in breve

8 Punk-Rock

Tony Hawk's Pro Skater 3+4 è sicuramente un gioco ben curato e che si propone sia ai nostalgici che alle nuove leve. In generale, il lavoro svolto dai ragazzi di Iron Galaxy è uno ben gestito, offrendo un mix tra nostalgia e modernità. Il terzo capitolo della serie rimane ancora uno dei migliori e questa sua riedizione è un must play per tutti gli appassionati (e non solo). La stessa cosa non si può dire di THPS4 che perde buona parte della sua personalità vista l'eliminazione della modalità carriera. Le nuove mappe decisamente funzionano, ma la castrazione del source material ci fa storcere il naso e non poco! Ma anche con tutti questi difetti, THPS 3+4 è decisamente un gioco che va giocato da tutti quelli che amano le esperienza arcade rapide e divertenti. Se vi manca quel specifico periodo dove il Nu-Metal andava di moda e i Jackass facevano diventare i reality molto più divertenti, allora questo gioco sarà tutto quello di cui necessitate.

Cosa ci è piaciuto
  1. THPS3 che ancora oggi risulta un pilastro per la serie
  2. Le nuove mappe introdotte
  3. L'estrema rigiocabilità
  4. La soundtrack fenomenale
Cosa non ci è piaciuto
  1. L'assenza della modalità carriera in THPS4
  2. Il Doomslayer a pagamento
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Classe 1993. Andrei "Andy" Bercaru è un grande appassionato dei videogiochi e della scrittura. Collabora con ScreenWorld dall'estate del 2022, continuando a dare il suo contributo anche sul progetto GamesEvolution come Caporedattore. La sua passione per i videogiochi e la scrittura, lo porta negli anni anche a coordinare testate come 17KGroup e Nerdplanet.