Trovare la propria forza nei momenti più difficili, quando sembra che la sconfitta sia inevitabile.  È questo il destino dei personaggi che finisco tra le amorevoli, sfrenate mani di Daniel Warren Johnson, fumettista americano che ha saputo colpire il pubblico nel punto più difficile: proprio dritto al cuore. Che si tratti di raccontare i dubbi di un supereroe come Beta Ray Bill in Stella d’Argento o di costruire una sontuosa sinergia tra eroismo e metal con Murder Falcon, la muscolare visione di Johnson non manca mai di emozionare, colpendo al cuore con una forza che solo la vita sa eguagliare.

Un’identità narrativa che si è riversata anche in Transformers, la saga dedicata agli heroes in disguise dell’Energon Universe, che Kirkman non ha esitato ad affidare all’estro artistico di Daniel Warren Johnson. Ma questa cifra narrativa emerge con prepotenza anche in The Moon is Following Us, la nuova avventura che Johnson, assieme a Riley Rossmo, offre ai suoi lettori.

Fantasy, battaglie e tanto cuore

The Moon Is Following Us
The Moon Is Following Us – © Image Comics

Il primo volume di The Moon is Followin Us sarà presentato in anteprima da saldaPress al Bergamo Comicon, un’uscita che la casa editrice ha anticipato con un incontro con Daniel Warren Johnson e Railey Rossmo cui abbiamo partecipato assieme ad altri colleghi. Occasione perfetta non solo per ritrovare uno dei maestri del fumetto contemporaneo, ma anche per riscoprire quanto la sua emotività sia alla base della sua visione del racconto, in cui vivono in equilibrio azione, profondità emotiva e valorizzazione dell’umanità dei personaggi.

Con un tocco di ‘tamarraggine’, una miscela esplosiva che è diventata la firma di DWJ

Daniel Warren Johnson

“Onestamente, non penso a queste cose, cerco solo di realizzare storie che mi esaltino nel realizzarle, Molte volte questi elementi sono parte di quello che faccio. Vorrei dire che lo faccio apposta, ma sfortunatamente non è così”

Riley Rossmo

“Credo sia questo il motivo per cui piacciono le storie di Daniel. Apprezzo questo di lui, è questo il motivo per cui volevo collaborare con lui. Non importa quanto sia assurde, esagerate o fantastiche siano le sue idee, hanno sempre questo elemento umano al centro.”

The Moon is Followin Us vede Daniel Warren Johnson dividersi il racconto grafico con Railey Rossmo, un’alternanza che ha una sua ragione narrativa: passiamo dal mondo reale a quello onirico. Due stili molto diversi, che riescono comunque a trovare una propria sinergia

Daniel Warren Johnson

“Abbiamo due stili molto diversi. E questa è stata una delle ragioni per cui, mescolando i nostri stili, volevo che ci fosse un elemento narrativo molto forte nel cambiamento artistico, così da creare un contrasto naturale. Riley aveva chiesto: “Se mai vorresti fare una storia con me, mi piacerebbe molto”. Così ho iniziato a pensare a cosa potrebbe essere una buona abbinata. Quando ho pensato alla luna che ci segue, ho pensato allo stile di Riley e a quanto potrebbe funzionare bene in qualcosa come il mondo dei sogni, dove io potevo affrontare gli elementi più realistici e Riley quelli più fantastici, sfruttando e valorizzando le reciproche forze. Quindi, quella pianificazione preventiva della storia mirava proprio a creare un contrasto tra i due stili, sicuramente.”

Riley Rossmo

“Per noi era importante che, anche all’interno degli stessi pannelli, entrambi disegnavamo in modo diverso, e poi, considerando lo stato attuale della tecnologia e cose del genere, non c’era motivo per cui non potessimo farlo digitalmente, ma alla fine abbiamo deciso di restare entrambi su carta. Abbiamo disegnato sugli stessi fogli, insieme. Quindi, inviavo i fogli a Daniel ogni mese e lui incollava, aggiungeva dettagli, che anche se non sono certo tangibili, aggiungono qualcosa a livello emotivo, ed è bello vedere i fogli con entrambi i nostri disegni insieme.”

Risalire verso l’eroismo

The Moon Is Following Us
The Moon Is Following Us – © Image Comics

In tutte le storie di Daniel Warren Johnson i suoi protagonisti trovano alla fine la forza nelle loro debolezze, la fragilità e da lì ripartire. In The Moon is Follwin Us, abbiamo due genitori che stanno vivendo una difficoltà che mette a dure prova il loro rapporto, nel trovare una meccanica per compiere questa impresa titanica. Dapprima sostenuti dai sogni della figlia, infine dai suoi incubi. Persa la parte gioiosa della fantasia della piccola Penny, devono combattere con quello che rimane: gli incubi, la parte più oscura dell’immaginario della figlia.

Daniel Warren Johnson

“Voglio sempre cercare di fare qualcosa di diverso da ciò che è stato fatto prima. E una delle modalità per essere diversi è cercare di sorprendere il più possibile. Tutti noi qui abbiamo letto molti libri di fumetti, dove sono molto divertenti, ma non ci sorprendono, perché è facile continuare a fare sempre la stessa cosa. Sento che gran parte del mio impatto emotivo nella narrazione deriva dall’elemento di sorpresa, e insomma, il cercare di sorprendere è una parte molto importante. È anche come cercare di mettere in evidenza il fatto che a volte è la strada meno battuta quella che porta alle maggiori vittorie. A volte la verità è più strana della finzione, come si dice, ma a volte se riesci a replicare questo nei comics e nelle storie, può essere molto potente.”

Non a caso, spesso Daniel Warren Johnson fa riferimento alla musica come elemento importante, tanto che The Moon is Followin Us, ricorda un collega, ha una sua colonna sonora disponibile sul sito Bruticus Bandcamp.

Daniel Warren Johnson

“La maggior parte della musica che ho scritto per la storia è arrivata dopo aver scritto la sceneggiatura. Quindi, sicuramente ho pensato e scritto la sceneggiatura prima, e dopo averci riflettuto e visto arrivare l’arte di Riley per le parti oniriche, ho cominciato a comporre della musica da abbinare, che sentivo si adattasse all’atmosfera complessiva della storia.”

Riley Rossmo

“Ascolto varie cose mentre disegno, e a volte questo cambia il contesto di ciò che sto leggendo. Per esempio, dato quanto fosse ricca di azione e selvaggia, ascoltavo un sacco di Slayer e musica surf mentre la disegnavo. Quindi, forse quando stai leggendo le battaglie e le scene d’azione, il sottofondo musicale può influenzare la percezione in modo diverso.”

Un tecno-fantasy moderno

The Moon Is Following Us
The Moon Is Following Us – © Image Comics

The Moon is Followin Us ha le atmosfere di fiaba urban fantasy, in cui si fondono elementi tipicamente fantasy ad altri più tecnologici, spesso uniti da simbologie, non ultima la presenza costante della luna, compagna non solo dei personaggi, ma anche del lettore.

Riley Rossmo

“Nella prima metà della storia ci siamo focalizzati molto sulla tecnologia, come una specie di soluzione magica ai problemi. E arriviamo a un punto centrale in cui questa percezione si capovolge, e ho cercato di riflettere questo nei dettagli del design, allontanandoci da armi come mitragliatrici, bazooka e cannoni antiaerei, e altre soluzioni più fisiche. Forse, iciò che è più vicino alla realtà moderna, è che spesso tentiamo di risolvere le cose con una soluzione tecnologica. Per quanto riguarda la presenza della luna, abbiamo cercato di mantenere la luna  il più possibile nelle illustrazioni, solo per ricordarci, in qualche modo, non so.”

Daniel Warren Johnson

“La luna ha un aspetto un po’ magico di per sé. L sua presenza mette in evidenza quella parte della storia che ci richiede di allontanarci dalle armi del mondo e di concentrarci di più su cosa significa davvero prendersi cura degli altri e dei nostri figli. Anche se in modo un po’ misterioso, non propriamente magico, la luna è sicuramente misteriosa. Quindi, dà la sensazione che sia un modo efficace per unire il mistero con l’arte del narrare e l’arte di crescere un bambino, che è molto difficile.”

Ma un mondo così variegato, con personaggi scaturiti dalla fantasia di una bambina, richiede un’attenta opera di world building. Impossibile, tuttavia, non trovare nel design dei personaggi riferimenti e analogie alla cultura pop:

Riley Rossmo

“Ci sono un sacco di cose che mi piacevano quando ero bambino, un po’ mescolate insieme, come i Transformers,  Visionaries,  Silverhawks, i giocattoli degli anni ’80, tanti tanti giocattoli degli anni ’80. E poi, Daniel ed io, entrambi, siamo molto innamorati di Studio Ghibli e Miyazaki. Quindi c’è un’enorme influenza di Miyazaki in tutto questo.  Mentre li progettavo, ho considerato ogni personaggio e come sarebbe apparso in una confezione di action figure, come quella dei giocattoli in vetrina. Quindi, riesco a immaginare come potrebbe essere all’inizio, con accessori come il grande lanciarazzi, il martello squalo!”

Ma a sorpresa Daniel rivela come un elemento a lui particolarmente vicino sia stato essenziale per la realizzazione di The Moon is Following us, accompagnandoci in un rapido tour guidato di casa sua!

Daniel Warren Johnson

“Ho usato anche la mia casa come riferimento. Quello è il corridoio della mia casa. C’è il bagno, la nostra camera da letto e anche la stanza dei miei figli.  Quindi, tutto questo, la disposizione della mia casa, è praticamente quella rappresentata nel primo numero. Se volete sapere come è fatta la mia casa, basta leggere il primo numero.”

Lotta per la famiglia

The Moon Is Following Us
The Moon Is Following Us

Pur se uniti dalla disperata ricerca di un modo di salvare la propria figlia, Duncan e Sam, i due genitori di Penny, vivono questa disperazione in modo diverso, quasi contrastante

Daniel Warren Johnson

“Una storia non è buona senza conflitto, e quale modo migliore di avere conflitto se non tra un marito e una moglie, soprattutto con una posta tanto alta.E’ un’avventura fantastica, ma ha anche una radice di realismo, in cui tutti possono in qualche modo relazionarsi, almeno concettualmente, nel tentativo di salvare un bambino, e si potrebbero avere idee diverse su come raggiungere quell’obiettivo”

Una caratterizzazione emotiva che traspare anche nel modo in cui sono concettualmente realizzati Sam e Duncan

Daniel Warren Johnson

“Riley ha anche approcciato il design di Sam e Duncan quando ha visto la sceneggiatura e io gli stavo spiegando la dinamica tra i due. Sam, specialmente all’inizio della storia, ha delle angolature molto appuntite, le corna sul casco e Dun è un po’ più rotondo. Non ha linee dureLei è più appuntita e più simile a una lama, e lui è più di forma circolare. E così, anche solo a livello visivo, Riley ha preso quello che avevo scritto nella sceneggiatura e lo ha trasformato, rendendolo reale”

Un nuovo modo di raccontare il fantasy

The Moon Is Following Us
The Moon Is Following Us – © Image Comics

E trasportando questa intensità familiare, questo vissuto di famiglia, all’interno di un fantasy è sembrata una scelta ottima, anche se Johnson non si è limitata a contestualizzare il tutto in un’atmosfera fantasy, ma ha voluto darle un’identità specifica:

Daniel Warren Johnson

“Amo il fantasy, è stato molto affrontato e fatto molto bene prima di noi. Quindi, uno dei modi in cui abbiamo approcciato la cosa è che si tratta di un libro fantasy, ma ambientato dentro la mente di un bambino. Quindi ha un po’ di quella atmosfera non proprio come Alice nel Paese delle Meraviglie, ma nemmeno come il fantasy classico. C’è un po’ di quel tocco, averlo in mente mentre scrivevo e, soprattutto, con Riley che disegnava e progettava il mondo, ci ha aiutato a evitare di incappare nel rischio di copiare accidentalmente il fantasy più convenzionale, perché avevamo questa sorta di nuova strada da seguire.  Sembrava un incrocio tra Studio Ghibli e The Cell.”

Riley Rossmo

“Non dovevamo essere così vincolati a uno stile di design specifico, avevamo la libertà di avere un approccio più fantasioso: potevamo avere carri armati, ma anche qualcuno che spara raggi magici, un enorme serpente, un uomo- rana commando con un fucile da mitragliatore. Non eravamo legati alle stesse regole, come per esempio Star Wars, che è fantascienza con elementi fantasy, ma tutto ha un aspetto uniforme.  Potevamo avere un enorme serpente fatto di mostri e nello stesso tempo un F-15, il che ci ha dato molta libertà creativa.”

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Classe '81, da sempre appassionato di pop culture, con particolare passione per il mondo dei comics e la fantascienza. Dal 2015 condivide queste sue passioni collaborando con diverse testate, online e cartacee. Entra nella squadra di ScreenWorld come responsabile dell'area editoria con una precisa idea: raccontare il mondo del fumetto da una nuova prospettiva