Nelle gigantesche città del 41simo millennio, l’umanità dovrebbe essere al sicuro dai pericoli che gli Space Marines tengono a bada, nelle profondità dello spazio. Eppure, anche nelle titaniche città alveari mutanti, eretici e alieni si muovono nell’ombra, per corrompere la fragile umanità, troppo debole per resistere alle lusinghe dei Poteri Perniciosi. A impedire il diffondersi di questo veleno nell’Imperium è una delle più antiche e spietate agenzie, capace di arrivare ovunque e purificare interi mondi all’occorrenza: l’Inquisizione.

Nata nel momento più cupo dell’umanità, durante l’oscurità degli anni dell’Eresia di Horus, l’Ordo Inquisitorium è diventato una presenza costante nella società  dell’Imperium, l’espressione più autentica della feroce repressione di un governo che non accetta opinioni non allineate. L’essenza, se vogliamo, di quel complesso, spietato, affascinante universo noto come Warhammer 40k.

La burocrazia dell’Imperium è complessa e include varie entità che gestiscono l’amministrazione dell’impero umano, con l’Inquisizione come la più temuta. Questa agenzia opera nell’ombra per proteggere l’Imperium da minacce interne, facendo della segretezza il suo principio fondamentale. All’interno dell’Inquisizione ci sono due forze in conflitto: l’Ordo Originatus, impegnato a rivelare la verità sulle origini degli Ordo, e l’Ordo Redactus, che lavora per mantenere i segreti fondamentali dei primi tempi dell’Inquisizione. L’origine stessa di questa potente agenzia si intreccia con eventi storici significativi, in particolare l’Eresia di Horus.

Dalle ceneri alle ombre

L'inquisitor di W40K: Dawn of War 2
L’inquisitor di W40K: Dawn of War 2 – ©Relic Entertainment

D’altronde la stessa origine di questa letale agenzia imperiale è avvolta dalle ombre, che affondano la propria presenza sino ad uno dei momenti cruciali della storia dell’Imperium: l’Eresia di Horus.

Nel 31esimo millennio, durante la Grande Crociata, le forze dei Lupi Lunari, fedeli al Primarca Horus, si ribellarono contro l’Imperium, dando inizio a una guerra fratricida catastrofica. Sul pianeta Isstvan III, un tradimento segnò il destino dell’Impero, generando diffidenza tra i servitori del Trono Dorato. In risposta a queste nuove minacce, l’Imperatore incaricò Malcador il Sigillita di creare una squadra segreta di agenti.

Insieme a Nathaniel Garro, uno dei sopravvissuti di Isstvan, Malcador formò un gruppo di dodici Adeptus Astartes, poi noti come i Cavalieri Grigi, e quattro Lord Imperiali, che divennero i pionieri del Conclave dell’Inquisizione. Questi agenti sopravvissero alla Battaglia per la Terra e giurarono fedeltà al Trono Dorato, segnando l’inizio dell’Inquisizione, i cui nomi sono stati volutamente dimenticati dalla storia.

Il mistero che avvolge le prime azioni dell’Inquisizione è profondo, poiché questa agenzia imperiale protegge gelosamente la propria esistenza con segretezza. Le tracce degli Inquisitori vengono accuratamente nascoste, testimoni scompaiono e gli eventi restano immersi nel mistero. Ci sono indicazioni che suggeriscono un intervento dell’Inquisizione in momenti cruciali della storia dell’Imperium, con segnalazioni di funzionari dell’Adeptus Terra scomparsi o morti in circostanze misteriose, accompagnati da documenti e archivi distrutti. Indagare sulle origini e le operazioni dell’Inquisizione può risultare infruttuoso o portare a rivelazioni fatali.

L’ascesa dell’Inquisizione

L'inquistore del videogioco W40K - Inquisitor: Martyr
L’inquistore del videogioco W40K – Inquisitor: Martyr – ©NEoCore Games

L’Inquisizione, nella sua forma del 41esimo millennio, si è formalmente sviluppata con la nascita del Credo Imperiale nel 32esimo millennio, anche se elementi fondamentali come le Navi Nere e le Cacciatrici di Streghe delle Sorelle del Silenzio esistevano già da secoli, risalendo all’epoca della Grande Crociata. In questo periodo, gli Astartes guidati da Nathaniel Garro furono inizialmente definiti Cacciatori di Demoni e, dopo aver dimostrato lealtà al Credo Imperiale, divennero il braccio armato del primo Ordo, il Malleus. Questo si unì all‘Ordo Xenos, dedicato alla lotta contro minacce aliene, mentre un terzo Ordo, l’Hereticus, fu istituito nel 36esimo millennio durante l’Era dell’Apostasia.

Oltre a proteggere l’Imperium da minacce sconosciute, l’Inquisizione ha un obiettivo segreto: riportare l’Imperatore nella sua forma mortale per permettergli di governare nuovamente. Durante la Battaglia per la Terra, l’Imperatore fu mortalmente ferito e fu messo in un dispositivo chiamato Trono Dorato per preservare i suoi resti, lasciando l’Imperium in una situazione fragile. Quattro fedeli seguaci dell’Imperatore si riunirono per affrontare questa crisi; due di loro ritenevano che l’Imperium sarebbe crollato senza l’autorità imperiale, mentre gli altri credevano che l’Imperatore avesse raggiunto un livello superiore di esistenza e che fosse blasfemo interferire con il suo destino.

I fautori della resurrezione, Promeus e Moriana, lasciarono la Terra in cerca di un modo per rianimare l’Imperatore, mentre i due rimanenti si insediarono rapidamente e costituirono un nuovo Senatorum Imperialis. Considerati servi fedeli dai Primarchi, iniziarono a cercare di impedire la resurrezione dell’Imperatore e decisero di usare l’autorità concessa da Malcador per espandere il gruppo di agenti segreti dell’Inquisizione. Con il consenso dei Primarchi, divennero i primi Inquisitori e, dopo aver imposto la loro autorità, avviarono un lungo processo di reclutamento che non completarono, poiché la vera forza dell’Inquisizione emerse solo dal 32esimo millennio.

Nel frattempo, Promeus e Moriana continuarono a perseguire la loro visione, raccogliendo culti che adoravano l’Imperatore come divinità. Moriana, però, si dichiarò pronta a tutto, anche a utilizzare i Poteri Perniciosi. Per fermarla, Promeus formò un esercito, riuscendo a sconfiggerla e costringendola alla fuga, presumibilmente nell’Occhio del Terrore. L’Inquisizione iniziò a espandere la propria influenza al di fuori della Terra, e l’ideologia di Promeus e Moriana venne dimenticata. Durante il reclutamento di forze affini, l’Inquisizione si unì ai Promeani in combattimento contro una setta di adoratori del Caos e, al termine della battaglia, li incorporò nel suo organico, segnando ironicamente l’inizio della fazione degli Inquisitori resurrezionalisti.

Combattere per l’Imperium

Il imbolo dell'Inquisizione
Il simbolo dell’Inquisizione

L’Inquisizione è la più potente e temuta componente della burocrazia imperiale, con gli Inquisitori preceduti dalla fama di agenti misteriosi e tembil, ognuno con la propria identità unica e privi di segni di riconoscimento tranne il simbolo della loro organizzazione, operano sotto un velo di segretezza e dedizione, affrontando pericoli inimmaginabili per gli uomini comuni. Per integrarsi nella popolazione, non indossano divise ma seguono stili individuali, con alcuni richiami al loro Ordo. All’interno dell’Inquisizione, operano sia giovani zeloti che saggi attempati, tutti uniti dalla loro arma più potente: la paura.

Il fine ultimo dell’Inquisizione è garantire la sopravvivenza dell’Imperium a qualsiasi costo. Gli Inquisitori non esitano a sacrificare innocenti per adempiere alla loro missione, utilizzando qualunque mezzo necessario. Il loro fervore e la ferrea adesione ai principi dell’Inquisizione li rendono temuti; nel dubbio, preferiscono sacrificare un innocente piuttosto che rischiare di lasciare un pericolo libero per l’Imperium.

La freddezza nell’operato degli Inquisitori non dovrebbe essere interpretata come distacco dall’Imperium. Molti Inquisitori soffrono per i sacrifici richiesti, ma spesso sviluppano la convinzione di agire per un bene superiore, accettando il proprio ruolo. Credono che l’Inquisizione sappia sempre quale sia il meglio per l’Imperium e i suoi cittadini.

Il potere dell’Inquisizione

Un inquisitore in azione
Un inquisitore in azione

Considerati un’emanazione diretta della volontà imperiale, gli Inquisitori non sono vincolati dall’autorità e rispondono solo al Trono Dorato, il che consente loro di agire al di fuori delle norme morali o legali imperiali. Quando in azione, hanno l’autorità di requisire intere flotte della Marina Imperiale o capitoli di Adeptus Astartes.

Alcuni Inquisitori utilizzano armi sconosciute alla popolazione imperiale, spesso recuperate durante le missioni, aumentando l’aura di invincibilità e terrore che li accompagna. Queste armi sono custodite in armerie segrete, dove si forgiano dispositivi misteriosi grazie a antiche conoscenze. Oltre alle armi tradizionali, gli Inquisitori dispongono di un’arma molto potente: la conoscenza, considerata pericolosa e soggetta a rigido controllo. Questa conoscenza è conservata in biblioteche accessibili solo agli Inquisitori, alcuni dei quali, gelosi delle proprie scoperte, creano repository personali senza condividerli.

Durante le loro missioni, gli Inquisitori possono decidere di adottare misure radicali. Se necessario, si avvalgono dell’Officio Assassinorum, la casta di assassini al servizio del Trono Dorato, per eliminare bersagli sensibili. Quando la minaccia è troppo grande, non esitano a invocare l’Exterminatus, un bombardamento orbitale letale che estirpa ogni forma di vita da un pianeta. Grazie alla loro libertà dalle leggi imperiali, gli Inquisitori si sentono vincolati solo alla loro missione, che spesso è legata a uno degli Ordo dell’Inquisizione.

Il punto chiave è la volontà dell’Inquisitore nel decidere quale missione perseguire, il che può portarlo a operare da solo o in collaborazione con colleghi. Questa flessibilità consente agli Ordo Maioris (Malleus, Xenos, Hereticus) di non avere una composizione fissa, adattandosi invece alle esigenze del momento. Ad esempio, in presenza di una minaccia demoniaca, gli Inquisitori dell’Ordo Malleus si uniranno per affrontarla. Nel contesto del 41esimo millennio, le minacce demoniache, eretiche e aliene sono particolarmente comuni, rendendo difficile che uno degli Ordo Maioris risulti sotto organico, mentre gli Ordo Minoris mostrano una mobilità dei ranghi più frequente.

In presenza di una massiccia minaccia demoniaca, gli Inquisitori si uniranno alle forze dell’Ordo Malleus. Nel 41esimo millennio, le minacce demoniache, eretiche e aliene sono prevalenti nell’Imperium, rendendo difficile che uno degli Ordo Maioris sia sottodimensionato. Al contrario, per gli Ordo Minoris, la mobilità dei ranghi è una realtà più comune.

Lotte tra gli Ordo

Un inquisitore si prepara per una missione
Un inquisitore si prepara per una missione

Gli Ordo sono rigidamente separati, permettendo agli Inquisitori di agire liberamente. Molti agenti sostengono che tali separazioni ostacolino le loro operazioni, poiché una minaccia può essere legata a pericoli di natura diversa. L’appartenenza a un Ordo rappresenta più un’indicazione di competenza che un vincolo autoritario, dato che gli Inquisitori tendono a deferire ai colleghi più esperti quando necessario.

Queste differenze di opinione all’interno dell’Inquisizione hanno creato distinzioni nella priorità e nelle modalità operative. A partire dal 32esimo millennio, i Sacri Ordini dell’Inquisizione interpretano il volere divino dell’Imperatore riguardo a questioni di sicurezza, generando diverse fazioni e visioni che riflettono un approccio politico al Credo Imperiale.

Le tensioni non emergono tanto tra i diversi Ordo, quanto tra Inquisitori della stessa fazione, in particolare sulle metodologie di combattimento delle minacce. Alcuni sostengono che certe minacce richiedano l’uso delle stesse armi nemiche, incluso l’impiego di stregoneria, mentre altri considerano questa pratica un anatema. Questo conflitto viene spesso riassunto nelle filosofie Radicali e Puritani, ma la realtà è più complessa, con Inquisitori di diverse opinioni che possono accusarsi reciprocamente di eresia.

In assenza di un’autorità suprema, queste tensioni possono condurre alla convocazione di un Conclave, che potrebbe decidere un Excommunicate Traitoris, sebbene tali situazioni siano rare, grazie all’autonomia di cui gode ogni Inquisitore.

Il vero volto dell’Imperium

Un inquisitore cerca conoscenze perdute
Un inquisitore cerca conoscenze perdute

Calata all’interno dell’universo di Warhammer 40k, l’Inquisizione è probabilmente la più emblematica rappresentazione di una società repressiva e fortemente autoritaria. Non è un caso che la maggior parte delle azioni degli Inquisitori si fondi su una volontà di purificare minacce in modo definitivo, non solo come forma di contenimento, ma spesso come azione di damnatio memoriae.

Se da una lato è facile parteggiare per qli Inquisitori che si oppongono al Chaos, dall’altro non si può ignorare come in diverse occasioni le sceazionilte deli appartenenti agli Ordo siano conseguenza di scelte nate dalla disperazione. In una società iniqua e oppressa, le promesse di potenze aliene o i doni dei Poteri Perniciosi sono visti come una possibile rivalsa, un’occasione per pareggiare i conti con una nobiltà corrotta.

Cicli come Eisenhorn di Dan Abnett mostrano chiaramente come alcuni di questi agenti imperiali siano disposti a tutto in nome della proprio visione, anche a sfruttare quegli stessi odiosi poteri che dovrebbero debellare.

La natura dell’Inquisizione è di muoversi in quelle zone grigie in cui nemmeno potenze imperiali si avventurano, timorose proprio di doversi scontrare con coloro che possono, in qualunque momento, decretare la morte di interi mondi. Gli Space Marines sono l’iconografia più rappresentativa del mondo di Warhammer 40k, ma l’Inquisizione resta l’incarnazione più autentica della vera natura dell’Imperium.

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Classe '81, da sempre appassionato di pop culture, con particolare passione per il mondo dei comics e la fantascienza. Dal 2015 condivide queste sue passioni collaborando con diverse testate, online e cartacee. Entra nella squadra di ScreenWorld come responsabile dell'area editoria con una precisa idea: raccontare il mondo del fumetto da una nuova prospettiva