Cosa può accadere se due amici, da sempre appassionati di supereroi, improvvisamente devono scegliere chi dei due potrà esserlo realmente? Decisione tutt’altro che scontata, che si spinge ben oltre quel senso di responsabilità che ha guidato un certo Ragno.

“Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”

È stato il mantra che a partire dalla Silver Age ha guidato i supertizi, specialmente in casa Marvel. Una legge inattaccabile che negli anni ’80 è stata messa in discussione da autori come Frank Miller e Alan Moore. Watchmen, Il Ritorno del Cavaliere Oscuro e Daredevil: Rinascita hanno progressivamente spogliato i supereroi della loro aura di assoluta perfezione. Un meccanismo di decostruzione dei super che prosegue ancora oggi, come mostrato dal Massive-Verse.

L’universo creato da Kyle Higgins reinterpreta non solo le regole del fumetto supereroico, ma si cimenta anche con una sperimentazione in termini di creazione di un variegato universo in cui operano diversi eroi. Una diversificazione rispetto alla tradizionale imposizione narrative delle due major dei comics, DC Comics e Marvel Comics, che negli ultimi anni ha spinto autori ed editori a spingersi verso nuove direttrici narrative.

Massive-Verse, molto più di semplici eroi

In Radiant Black lo scontro con razze aliene è all'ordine del giorno
In Radiant Black lo scontro con razze aliene è all’ordine del giorno – © Skybound

Il Massive- Verse si è inserito in questa corrente rinnovatrice, facendosi forte anche della presentazione di un autore che si è fatto amare per avere tentato un’operazione simile, Robert Kirkman:

“Se siete arrivati tardi per leggere Invincible, non dovete perdervi Radiant Black”

Invincible è accompagnato dalla fama di essere il miglior fumetto di supereroi – anche se il giudizio rimane sempre in mano ai lettori – ma con una presentazione simile è difficile rimanere indifferenti a Radiant Black, primo capitolo dell’universo narrativo di Higgins.

Non fatevi ingannare dalla presentazione di Kirkman: Invincible e Radiant Black sono molto diversi. Kirkman ha creato un universo che specialmente nella sua prima parte reinterpreta in modo caricaturale i temi classici del fumetto supereroico, enfatizzando la dimensione eroica, mentre Higgins si concentra sulla vita quotidiana dei suoi super, puntando soprattutto sull’aspetto meno eroico della loro quotidianità. In Radiant Black, i protagonisti sono più super che eroi, riflettendo una visione meno tradizionale del genere.

Una visione che avvicina maggiormente le fasi inziali del Massive-verse a quel filone revisionista del fumetto supereroico che mira a demolire il rapporto poteri-eroismo. Rifacendosi alla contro-cultura superoica degli anni ’80,  dominata dal Watchmen di Moore e Bolland, che hanno aperto la stagione delle ombre dell’animo dei super, poi ulteriormente sviscerato da autori come Ennis, Ellis e Lemire.,

I poteri sono una condanna?

Rogue Sun nella sua fiammeggiante potenza
Rogue Sun nella sua fiammeggiante potenza – © Skybound

Higgins preserva la dicotomia poteri-eroi, ma la priva della semplice idealizzazione positiva per mostrare una visione più intima e quotidiana. Ispirandosi alla narrativa della Silver Age di Marvel, l’impatto dei poteri sui protagonisti è introdotto gradualmente, portando a cambiamenti significativi nelle loro vite. Le prime fasi della storia richiamano chiaramente la tradizione marveliana, soprattutto quella di Spider-Man, ma con un tono più ironico e contemporaneo, rendendo il racconto accessibile sia ai lettori esperti sia ai neofiti, giocando brillantemente su una metanarrazione in cui il super è visto dal punto di vista di un appassionato di supereroi.

Intento lodevole, ma che fatica a carburare, specie nel primo tassello del Massive-verse, Origini (poco) segrete. L’idea di cercare un legame col lettore mostra qualche debolezza concettuale, lasciando emergere una forte sensazione di deja vù che rischia di condannare l’intero universo a una carenza di identità.

L’inizio di Radiant Black presenta un equilibrio non completamente riuscito, ma viene rapidamente corretto con l’arco narrativo Team Up. Il mondo immaginato da Higgins prende maggiormente forma, introducendo cambiamenti radicali che iniziano a svilupparsi organicamente alla narrazione orizzontale, diventano il telaio narrativo cui si appoggia l’intera serie.  Lentamente, Higgins prende maggior confidenza con il medium e la narrazione ne giova, con la comparsa di personaggi che diventano sempre più sinergici tra loro.

Universo in cerca di identità

Radiant Red
Radiant Red – © Image Comics

E nostante i continui confronti con Invincible, Radiant Black si distingue per la sua personalità unica. Mentre Kirkman si concentra su temi di eredità e responsabilità, Higgins mette in evidenza il lato umano dei suoi protagonisti, cercando una naturalezza che talvolta mancava nelle avventure di Kirkman.

I poteri del Radiant sono connessi a debolezze quotidiane come insicurezza e inadeguatezza, spostando il focus sull’esplorazione delle ansie e delle paure dei giovani protagonisti, che devono navigare una vita privata incerta mentre affrontano la responsabilità di diventare supereroi.

In Radiant Black prima e nel Massive-verse poi, la responsabilità e la consapevolezza diventano strumenti per affrontare e superare ansie e paure, piuttosto che mezzi di riscatto come nella tradizione del supereroismo classico. Grazie a questa cifra emotiva, il Massive-verse ha modo di svilupparsi in diverse direzioni, con diversi protagonisti, sviluppando una propria identità, slegandosi da forzosi paragoni e mostrando una convincente individualità.

Radiant Black, il primo eroe

Radiant Black in azione
Radiant Black in azione – © Image Comics

Nathan Burnett è in difficoltà finanziaria e, dopo aver lasciato Chicago per Los Angeles con l’aspirazione di diventare uno scrittore di gialli, decide di tornare a casa per ristabilirsi. Lavora come autista per un’app e dedica il tempo libero alla scrittura, reincontrando vecchi amici come Marshall, che gestisce l’ultima videoteca della zona.

Durante una serata, Nathan entra in contatto con un oggetto fluttuante che gli conferisce poteri speciali, come la capacità di alterare la gravità. Questi poteri, derivati dal Radiant, lo coinvolgono in una guerra cosmica contro una minaccia all’Esistenza, una forza cosmica che cerca combattenti. Nathan deve decidere se usare i suoi poteri per salvare l’umanità o per fini personali.

Mentre si interroga sul giusto uso delle sue capacità, il suo amico Marshall lo incoraggia a diventare un supereroe. La ricerca di una nuova identità lo porterà a confrontarsi con un altro Radiant dalle intenzioni malvagie, sollevando interrogativi sulla vera natura del Radiant stesso.

Massive-verse: un universo di eroi

Radiant Pink -
Radiant Pink – © Image Comics

Mentre Nathan e Marshall cercano di comprendere il segreto del Radiant, a New Orleans, il giovane Dylan Siegel scopre che suo padre, con cui ha un rapporto complicato, è l’eroe conosciuto come Rogue Sun. Secondo la tradizione familiare, spetta a Dylan seguire le orme paterne, ma deve prima affrontare opposti inattesi: i suoi fratellastri.

Cresciuto con il risentimento per il padre che lo ha abbandonato per formare una nuova famiglia, Dylan eredita i poteri di Rogue Sun, dando vita a una lotta tra fratelli, alimentata da invidia e desiderio di rivalsa. Questa conflittualità si risolve solo quando Rogue Sun diventa cruciale per salvare New Orleans e l’intero mondo.

A San Francisco, Bibiana Lopez-Yang torna alla vita civile dopo aver prestato servizio come ufficiale dei corpi speciali in Afghanistan, dove è stata l’unica sopravvissuta della sua squadra, uccisa in combattimento. Il suo difficile rientro coincide con la scoperta che la corporazione Morrow, tramite una falsa propaganda di recupero dei quartieri degradati, sta espandendo il proprio controllo. Questa situazione provoca l’opposizione di un gruppo di criminali noto come Salvation Gang.

Bibiana decide di lottare per la sua comunità, utilizzando i suoi straordinari poteri che le permettono di controllare un mech da combattimento, nel quale risiede lo spirito dei suoi commilitoni caduti. Assumendo il nome di battaglia di Dead Lucky, si impegna nella lotta contro la corporazione Morrow e per proteggere i suoi concittadini.

Lo stile del Massive-Verse

Gli eroi del Masive-vere: Rogue Sun, Radiant Black e Dead Lucky
Gli eroi del Masive-vere: Rogue Sun, Radiant Black e Dead Lucky – © Image Comics

Radiant Black sviluppa una propria identità grafica con linee lunghe e fluide, caratterizzate da anatomie angolari e un uso mirato di toni scuri, creando un aspetto asciutto e dinamico che richiama il mondo manga, soprattutto nelle sequenze d’azione. La colorazione intelligente, supportata da un’attenta illuminazione e intensità, si combina con una disposizione delle vignette su direttrici dinamiche e non convenzionali, rendendo la lettura vivace attraverso inserti e piani sovrapposti.

L’identità stilistica di Radiant Black diventa presto familiare e rappresenta uno dei tratti essenziali dell’intero Massive-verse. Questo DNA autoriale si manifesta non solo nel racconto principale, ma anche nelle short story dedicate ai vari Radiant e nelle pubblicazioni derivate che formano il vasto universo supereroico che si è sviluppato a partire da Radiant Black.

SaldaPress, dopo aver presentato una selezione di rivisitazioni sui temi classici del fumetto, conferma questa tendenza con il Massive-verse, che rappresenta una rielaborazione del concetto di supereroe dai toni contemporanei. La volontà di Higgins di mostrare la tradizione supereroica da una prospettiva diversa rende queste letture accessibili anche ai lettori neofiti, offrendo una narrazione articolata e vivace.

Tuttavia, i lettori più esperti potrebbero notare un certo citazionismo che risulta fin troppo ironico e rischia di non offrire sorprese significative, risultando quasi irridente verso la tradizione del genere. Una percezione che può essere segno di come il Massive-verse sia al contempo critica e rinnovamento di un genere sempre più in cerca di nuova linfa.

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Classe '81, da sempre appassionato di pop culture, con particolare passione per il mondo dei comics e la fantascienza. Dal 2015 condivide queste sue passioni collaborando con diverse testate, online e cartacee. Dopo una lunga presenza su Cultura Pop, entra nella squadra di ScreenWorld come responsabile dell'area editoria con una precisa idea: raccontare il mondo del fumetto da una nuova prospettiva