Colleen Hoover, autrice del romanzo rosa It Ends With Us, a cui è ispirato il film campione d’incassi che tratta argomenti delicati ma importanti come la violenza domestica e l’abuso emotivo, si schiera al fianco di Blake Lively riguardo le accuse di molestie sessuali nei confronti del collega, e regista della pellicola, Justin Baldoni.
La creatrice del libro lo ha ben chiarito, linkando un articolo del New York Times che esponeva le accuse di Lively, secondo cui Baldoni l’avrebbe sottoposta ad una campagna diffamatoria online, e postando una storia su Instagram che la ritrae con l’attrice, mentre si abbracciano durante la proiezione del film, in cui la elogia:
@blakelively, sei stata solo onesta, gentile, solidale e paziente dal giorno in cui ci siamo incontrate. Grazie per essere esattamente l’essere umano che sei. Non cambiare mai. Non appassire mai.
Secondo ciò che riporta USA Today dalla denuncia ottenuta, Lively ha accusato Baldoni di averla molestata sessualmente sul set della pellicola e di aver cercato di rovinarle la reputazione, come ripicca alle sue accuse. Tali accuse riportate della denuncia comprendono baci indesiderati, intimità fisica non desiderata, domande invadenti sulla vita sessuale della donna e tattiche diffamatorie, tramite campagna di pubbliche relazioni contro di lei, a causa delle sue accuse e con l’ulteriore scopo di intimidire lei e chiunque altro volesse rivelare la verità sui fatti accaduti. Inoltre, la denuncia afferma che Baldoni avesse lasciato ad intendere di aver avuto rapporti sessuali senza consenso, in precedenza:
La Sig.ra Lively e altri membri del cast e della troupe hanno subito comportamenti invasivi, sgraditi, non professionali e sessualmente inappropriati da parte del Sig. Baldoni e del produttore Jamey Heath. Poiché il Sig. Baldoni e il Sig. Heath ricoprivano tutte le posizioni di leadership nella produzione, non rispondevano a nessuno e ignoravano o liquidavano le preoccupazioni espresse dalla Sig.ra Lively e da altri.
USA Today ha contattato i legali di Baldoni per richiedere un commento riguardo la vicenda. A rispondere è stato un avvocato della società di produzione dell’accusato, Bryan Freedman, che, in una dichiarazione rilasciata al New York Times, ha negato le accuse descrivendole come “completamente false, scandalose e intenzionalmente salaci“.
A gennaio, quando il film era ancora in produzione, le parti si sono incontrate per discutere dell’ostilità presente nell’ambiente di lavoro, arrivando ad un accordo per cui non sarebbero più stati mostrati video o foto di donne nude a Lively, o ai suoi dipendenti, e che Baldoni e Heath non avrebbero più provato ad avere contatti fisici o rilasciato commenti sessuali nei confronti di Lively e di altre persone.
Nella denuncia viene riportato che i fan avevano già ipotizzato tensioni tra Lively e Baldoni, dopo che aveva dato scandalo il fatto che i due non avessero promosso il film insieme, ma avessero seguito due campagne promozionali differenti. Inoltre, come riporta la denuncia, e come molte persone avevano notato durante il periodo precedente la data di uscita del lungometraggio, nessuno del cast e nemmeno Hoover seguivano Baldoni su Instagram, nonostante lui li seguisse.
It Ends With Us è basato sulla storia di Lily Bloom, interpretata da Blake Lively, una donna che ha una relazione violenta con Ryle Kincaid, neurochirurgo di Boston, interpretato da Justin Baldoni. Il romanzo da cui è tratta la storia ha avuto seguito con It Starts With Us, tuttavia non sono stati annunciati progetti per un sequel cinematografico, nonostante il primo capitolo abbia incassato 148,5 milioni di dollari solo in Nord America.