PornHub ha accusato Meta di discriminazione dopo che la società di Mark Zuckerberg ha chiuso l’account Instagram del più famoso sito per adulti al mondo. La decisione, che è permanente e definitiva, è arrivata per “violazioni ripetute delle nostre policy“, si legge nel comunicato.

Il profilo di PornHub su Instagram era stato sospeso per tre settimane, ma dopo questa ammonizione i vertici di Meta hanno deciso di chiudere definitivamente la pagina del sito sul social. La società che fa capo a MindGeek, azienda con sede in Lussemburgo, ha pubblicato su Twitter una lettera in cui chiede a Instagram di “fermare immediatamente qualsiasi discriminazione che coinvolge chi lavora nell’industria per adulti”.

Nell’appello, firmato da decine di personaggi che gravitano nell’industria pornografica o creatori di contenuti a sfondo sessuale, tra cui le nostre Valentina Nappi e Danika Mori, si legge: “Chiediamo un trattamento equo su Instagram per gli artisti che lavorano nell’intrattenimento per adulti, e per qualsiasi attività legata a questo mondo, incluso Pornhub“.

L’appello continua affermando che “I nostri marchi, i sex worker e le loro attività sono stati ingiustamente presi di mira con divieti, oscuramenti, sospensioni, perdita dei privilegi sui live e rimozione di contenuti, nonostante abbiano prestato la massima attenzione a non violare le linee guida della community di Instagram“. La lettera giudica il comportamento di Meta: “violento e profondamente dannoso”.

Condividi.

In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.