Olivia Newton-John, la cantante e star di Grease, riceverà il funerale di Stato in Australia, lo ha annunciato il premier, Dan Andrews. L’attrice ci ha lasciato lo scorso lunedì e subito intorno a lei e alla sua famiglia si sono radunati amici e colleghi. In un post su Twitter, Andrews ha dichiarato di aver parlato i parenti di Olivia e che questi hanno accettato l’offerta di una cerimonia di Stato.
“Sarà più un concerto che un funerale, come si conviene a una artista che ha vissuto una vita così ricca e generosa“, ha detto Andrews. La nipote dell’attrice, Tottie Goldsmith, ha dichiarato in precedenza alla rete Nine Network, affiliata alla CNN, di ritenere che il popolo australiano desideri questo funerale di Stato. “Penso che l’Australia ne abbia bisogno“, ha detto Goldsmith tra le lacrime. “È così amata“.
Nata nel Regno Unito, Olivia Newton-John si trasferì in Australia all’età di 5 anni e divenne presto una delle celebrità più amate del Paese. Questa settimana diversi luoghi pubblici in Australia, tra cui l’Opera House di Sydney, l’Optus Stadium di Perth e la stazione ferroviaria di Flinders Street a Melbourne, sono stati illuminati di rosa in memoria dell’artista, morta nel suo ranch nel sud della California all’età di 73 anni.
Il premier australiano ha detto che illuminare gli edifici di rosa è stato un gesto “per ricordare Olivia Newton John e il suo enorme contributo alla consapevolezza, alla ricerca e alla cura del tumore“. Newton John aveva vinto le sue due battaglie contro il tumore al seno nei primi anni ’90 e nel 2017. Nel settembre 2018 ha rivelato che stava nuovamente combattendo contro il cancro, questa volta alla base della colonna vertebrale.
“Credo che quando si affronta qualcosa di difficile, anche se drammatico come il cancro, si possa ottenere qualcosa di positivo”, ha scritto sul sito web dell’Olivia Newton-John Cancer Wellness and Research Centre, aperto a Melbourne nel 2012. Dopo la sua morte, l’organizzazione ha dichiarato che “il generoso sostegno e il dono della Newton-John hanno dato speranza e cambiato la vita di migliaia di pazienti oncologici“.