Un virus congelato da circa 48mila anni nel permafrost è tornato in vita. Si stanno realizzando gli incubi partoriti dall’immaginazione di H.P. Lovecraft e John Carpenter? Il virus è il più antico mai resuscitato finora ed è stato “scongelato” da un gruppo di scienziati dell’Università di Aix-Marseille, in Francia, che lo ha isolato insieme ad altri dodici nuovi virus prelevati da sette campioni di suolo perennemente ghiacciato della Siberia.
L’agente infettivo di 48.500 anni è stato recuperato in uno strato di permafrost situato 16 metri sotto il fondale di un lago della Jacuzia, nella parte orientale della Siberia. Si tratta di un virus gigante del genere Pandoravirus, entità giganti con un genoma incredibilmente esteso e in minima parte conosciuto, mille volte più grandi di un virus dell’influenza (sfiorano il millesimo di millimetro). Si tratta di un record d’età assoluto per i virus: basti pensare che il più vecchio virus esistente finora aveva un’età di 27mila anni.
Fortunatamente, tale virus interessa soltanto le amebe e non è in grado di attaccare animali e piante. Pericolo scampato, quindi… Ma cosa potrebbe accadere qualora i sogni di H.P. Lovecraft e John Carpenter si tramutassero in realtà? In Alle montagne della follia, romanzo scritto nel 1931 ma pubblicato nel 1936, lo scrittore di Providence ha raccontato la storia di sedici esploratori in viaggio per il Polo Sud. A destinazione, dopo varie scoperte interessanti di carattere geologico-scientifico, ne fanno una incredibile, e di tutt’altra natura: una caverna che contiene diversi esseri mostruosi, congelati da milioni di anni, molti dei quali in uno stato di conservazione praticamente perfetto. Da un’analisi di uno di questi esseri viene ipotizzato che siano creature anfibie. La caverna si trova alle pendici di una gigantesca catena montuosa, probabilmente la più alta esistente sulla Terra, ammantata da un’atmosfera irreale e in grado di provocare visioni (le montagne della follia del titolo).
Nel 1951, poi, arrivava al cinema La cosa da un altro mondo, di cui John Carpenter ha realizzato un remake nel 1982. Ne La Cosa, un whodunit sanguinoso e purulento, il regista raccontava la storia delle ricerche effettuate da un team di scienziati in un base in Antartide. Un incidente provoca l’emersione di un blocco di ghiaccio che potrebbe conservare una forma di vita congelata da centinaia di migliaia di anni: si tratta di un alieno che può assumere le sembianze di chiunque.
Pensavate anche voi che il 2022 potesse essere più tranquillo del biennio precedente? Poveri illusi…