State buoni se potete perché altrimenti vi aspetta l’Inferno: ad assicurarcelo è un prete che ha affrontato il viaggio nella casa del maligno. I video in cui Gerald Johnson descrive il suo viaggio infernale – con i demoni che cantano Umbrella di Rihanna e altre hit in versione inquietante – sono diventati virali su TikTok. Il sacerdote ha raccontato di essere andato in coma nel 2006 ed era convinto di ascendere al Paradiso, ma le infinite vie del Signore lo hanno condotto verso le viscere della Terra.
@geraldajohnson1 My experience when I saw hell in February 2016. I’ll never be the same after that. #hell #jesus #unforgiveness #forgive #godsaid #encouragement #geraldajohnson #jesuslovesyou #moveforward
Dopo Dante Alighieri l’Inferno ha ospitato un nuovo viaggiatore, ma considerato che sono passati centinaia di anni, rispetto al viaggio del ghibellin fuggiasco, gli inferi sembrano cambiati. Oggi i demoni tormentano i malcapitati cantando canzoni di Rihanna e Bobby McFerrin, senza neanche degnarsi di far ascoltare le versioni originali. Gerald Johnson, di professione prete, dopo essere finito in coma, è andato all’inferno, e fin qui nulla di speciale: non sarà stato il primo e non sarà l’ultimo prelato a fare la strada opposta rispetto a quanto predicato. Gerald però, proprio come Dante Alighieri è tornato e invece di scrivere la sua personale Divina Commedia ha condiviso dei video su TikTok, per condividere la sua esperienza.
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“Sono entrato nel centro stesso della Terra. Le cose che ho visto lì sono indescrivibili”, ha detto il prete, che, comunque, ha provato a raccontarle.”Ho visto un uomo che camminava a quattro zampe come un cane e veniva bruciato dalla testa ai piedi. Aveva gli occhi sporgenti e portava catene al collo“. La colonna sonora dell’inferno, cantata direttamente dai demoni, magari anche stonati, è composta da due canzoni in loop: “Umbrella di Rihanna e Don’t Worry Be Happy di Bobby McFerrin“.
Dio comunque, nella sua infinita bontà, gli ha spiegato i motivi per cui ha spedito Gerald Johnson all’inferno. Non per aver usato Tik Tok, ma perché pur avendo fatto del bene: “Avevo nel cuore la mancanza di perdono per le persone che mi avevano fatto del male”.