Tommaso Mazzanti in questi giorni è stato attaccato dagli haters dopo un post pubblicato sui social. Il proprietario di All’Antico Vinaio ha fotografato il suo ultimo acquisto, una Lamborghini Urus, costo da listino 230mila euro. Mazzanti, negli ultimi anni, ha portato la sua azienda ad un fatturato di circa sette milioni di euro annui. L’Antico Vinaio, nato a Firenze, ha aperto filiali a New York, Milano, Roma e Torino.
L’Italia dei social sembra sempre meno disposta ad accettare il successo dei suoi connazionali, questa volta ad essere finito sopra la graticola degli haters è stato Tommaso Mazzanti, uno dei volti nuovi dell’imprenditoria italiana. La famiglia Mazzanti, nel 1989, ha preso in gestione una piccola rosticceria. Tommaso è entrato nell’azienda nel 2006, trasformando la rosticceria in schiacciateria, Da quel momento è iniziata l’ascesa dell’Antico Vinaio che oggi conta 250 dipendenti.
Il successo ha permesso a Tommaso di togliersi qualche sfizio, compreso quello di comprarsi una macchina come la Lamborghini Urus. Nella caption, che ha accompagnato lo scatto criticato sui social, l’imprenditore ha scritto: “A 21 anni ho comprato la mia prima macchina. Era una Ford Fiesta Bianca Mi ricordo ancora che feci le rate per 4 anni a circa 300 € al mese per comprarmela. Quando sono andato a firmare ero felice come un bambino perché mi ero tolto una bella soddisfazione, era la mia prima macchina. Il primo anno che stavo con mia moglie avevo ancora la mitica Fiestina. Oggi dopo 13 anni sono nuovamente felice come un bambino. Perché mi sono tolto una gran bella soddisfazione. Però questa volta è ancora più bella perché mai in vita mia avrei pensato di potermi regalare una macchina così. Sono felice come un bambino“.
Sotto il post sono arrivati gli haters, molti hanno promesso addirittura di togliergli il segui, come se la cosa fosse di vitale importanza. “Sono d’accordo con tutto e non mi interessa, però primeggiare non è elegante e neanche umile… visto che umiltà la dovresti conoscere, usala ancora, non esaltarti o perdi di punti“, si legge sotto uno dei post. “Invece di farci vedere la tua bella macchinina perché non fai un po’ il filantropo e magari in silenzio?!“, scrive un campione di beneficenza. Alcuni addirittura minacciano che non metteranno più piede nell’Antico Vinaio, dimenticando che l’azienda ha sulle spalle 250 famiglie ed i primi a rimetterci sarebbero proprio i dipendenti.
Tommaso Mazzanti, fiorentino, che nel 2023 compirà 34 anni, al Corriere della Sera ha spiegato che i commenti di odio, anche da parte dei concittadini, sono aumentati dopo il suo accordo con il proprietario dell’Atalanta. “Non mi spiego tanto odio da alcuni fiorentini. Dopo l’accordo con Percassi le cose sono peggiorate per le rivalità calcistiche. Firenze è la mia città, la città che mi ha reso grande” ha detto Tommaso “Ultimamente stanno venendo fuori anche leggende: tipo che ho uno zio miliardario, o investitori arabi, come a sminuire quello che ho fatto finora“.
Tommaso Mazzanti ha risposto ai suoi detrattori con un lungo post pubblicato su Instagram in cui, tra l’altro, ha scritto: “Quando arrivai in America il primo giorno di apertura c’era una coda colossale, ricevevo complimenti, mi chiedevano quale fosse il mio segreto. Avevo 30 anni. Oggi in Italia se un ragazzo di 33 anni cerca di fare il massimo per la sua azienda e per la sua famiglia, le persone cercano e devono trovare per forza qualcosa di brutto o di strano sotto, perché se no il successo meritato non si spiega“.
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