La scritta a caratteri cubitali Ti amo ancora ha diviso Torino ed incuriosito tutti quelli che l’hanno vista a Piazza San Carlo, ieri 29 marzo. Apparsa davanti alla sede di Banca Intesa Sanpaolo, ed al fianco del monumento equestre dedicato a Emanuele Filiberto di Savoia (figlio di Carlo II di Savoia, non il giudice di Amici), la singolare dichiarazione d’amore è stata rivendicata solo nel pomeriggio, da Eugenio in Via Di Gioia, gruppo musicale del capoluogo piemontese. Scopriamo il perché di questa trovata in questo post su Facebook.
Torino, in attesa di diventare la capitale europea della musica grazie all’Eurovision Song Contest 2022, ha vissuto una mattina diversa, in cui molti si sono chiesti chi fosse l’autore della scritta Ti amo ancora. Esclusa la pista esoterica (il capoluogo piemontese è considerata una città magica) e ritenuta poco probabile la tesi secondo la quale quelle parole fossero dedicate ad un dipendente della Banca Intesa Sanpaolo, molti hanno pensato ad una trovata pubblicitaria.
Nella tarda mattinata in città si è diffusa la voce che gli autori della scritta fossero legati all’Associazione 2050, magari “per festeggiare la fine dell’Emergenza Sanitaria”, come aveva ipotizzato il quotidiano La Stampa. L’idea è stata smentita dalla stessa organizzazione su Facebook: “Ci stanno chiamando un po’ da tutta Italia per questa azione di “guerrilla marketing”… Così c’è scritto su La Stampa oggi: ‘Il testo sul pavé sarebbe opera dell’associazione 2050 srl che ha deciso l’iniziativa per ‘festeggiare insieme la fine dell’emergenza sanitaria’. Beh, noi non c’entriamo nulla, anche se amiamo Torino, L’Italia, l’intero Pianeta Terra”.
Non tutti, nel guardare l’enorme scritta, si sono accorti di un piccolissimo particolare: dopo la parola “ancora”, accanto all’ultima ‘a’, appare, in caratteri minuti la voce ‘terra’. Il messaggio quindi “Ti amo ancora Terra” è un atto d’amore verso il nostro pianeta e scriverlo sono stati gli Eugenio in Via Di Gioia. Il gruppo torinese, formatosi nel 2012, ha rivendicato la paternità della scritta di Piazza San Carlo con un post su Facebook, dove hanno svelato il mistero, spiegando che non si è trattato né di vandalismo né di marketing.
Sul social Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo Di Gioia e Lorenzo Federici hanno scritto: “Qualcuno ha urlato allo scandalo contro la città. Qualcuno non vedeva l’ora di puntare il dito contro i soliti vandali. Qualcuno ha ipotizzato che fosse un’operazione di marketing di un grosso marchio. Non è niente di tutto questo. È la dichiarazione d’amore di oltre 150 persone che questa notte hanno condiviso 6 ore di partecipazione collettiva, di presidio artistico, di vita vera in una delle piazze più belle di Torino per fare esplodere il proprio sentimento d’amore. Con gessetti da scuola elementare. Scotch di carta e un metro da sartoria. Ti amo ancora. Una dichiarazione d’amore sincera. Una presa di coscienza proattiva verso una Terra che va curata. Verso un mondo economico, sociale e ambientale che va rivoluzionato. La pioggia, domani, laverà la scritta in pochi minuti. L’aria irrespirabile della nostra città, il consumo disastroso del nostro pianeta, l’inconsistente progetto di futuro per le nuove generazioni resteranno lì, sotto gli occhi di tutti, come da sempre, invisibili. Tutto questo non è più possibile. Siamo stati noi a gridare: ti amo ancora”.
La frase è stata cancellata verso le 17.00, non dalla pioggia, come prevedeva il gruppo torinese, ma meno romanticamente dai mezzi dell’Amiat e dai getti d’acqua.