Il matematico Maurizio Codogno ha analizzato le probabilità di vincita al Superenalotto, nei giorni in cui il montepremi ha raggiunto cifre da record, 258 milioni e 300mila euro, diventando il più alto della storia di questo gioco e il più alto in tutto il mondo in questo momento. Considerate queste cifre, l’eccitazione e la curiosità per la nuova estrazione non possono che essere alle stelle, come dimostrano i tanti post social incentrati sull’argomento.
L’ultima volta che qualcuno ha fatto 6 al Superenalotto era il 22 maggio 2021: è più di un anno, dunque, che nessuno riesce ad indovinare i 6 numeri estratti. Questo ci ricorda semplicemente quanto siano basse le probabilità di raggiungere il tanto agognato risultato e proprio su questo tema si è soffermato Maurizio Codogno all’interno di un’intervista rilasciata a Repubblica. “Le probabilità che un grande asteroide colpisca la Terra sono il doppio“, ha dichiarato il divulgatore italiano riferendosi alle possibilità di vincere il jackpot, aggiungendo: “La probabilità che io in un anno venga colpito da un fulmine, invece, è ben 13 volte superiore“.
Maurizio Codogno ha anche parlato degli errori da non fare quando si tenta di vincere al Superenalotto, sottolineando quanto alcune persone si lascino ingannare nel momento in cui vengono estratti due numeri vicini. “Sono solo numeri diversi. La loro vicinanza è solo un’illusione personale, perché mi rifaccio ad una struttura dei numeri che c’è soltanto nella mia testa, ma che non corrisponde assolutamente alla realtà matematica“, ha spiegato Codogno.
Il matematico ha inoltre fatto riferimento ai numeri ritardatari e a coloro che puntano a giocare la stessa schedina, ribadendo quanto sia tutto frutto della casualità e che, dunque, non siano più alte le probabilità che escano determinati numeri solo perché questi non vengono estratti da molto tempo. Infine, Maurizio Codogno ha spiegato perché, al Superenalotto, più si gioca e più si perde: “Visto che il montepremi corrisponde al 60% delle entrate, ciò significa che per ogni euro giocato si perdono 40 centesimi. E, dunque, più si gioca e più si perde“.