Sting, dopo 36 anni, torna a cantare Russians, il suo inno contro la guerra, pubblicato nel 1985: l’ex Police, in un video su Instagram, l’ha dedicato al popolo ucraino. “Per i coraggiosi ucraini che combattono contro questa brutale tirannia e anche per i molti russi che protestano contro questo oltraggio”, ha detto il cantante, presentando questa nuova versione della sua canzone.
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Russians è stata pubblicata da Sting nel 1985, nell’album The Dream of the Blue Turtles. Nell’allora Unione Sovietica stava per iniziare l’era Gorbaciov, ma negli Stati Uniti la politica aggressiva di Ronald Reagan, e il suo programma di difesa missilistica, detto scudo spaziale, aveva portato, negli anni precedenti, ad un aumento degli armamenti in entrambi gli schieramenti.
Russians divenne subito un inno contro la guerra, adottato dai giovani di tutto il mondo per il suo significato e la sua equidistanza, Sting non sottoscrive il punto di vista di Krushchev (“vi seppelliremo tutti”), ma neanche quello di Ronald Reagan (“vi proteggeremo tutti”). Il cantante non si schiera con nessun dei due blocchi, ma cerca di descrivere il pensiero dei comuni cittadini: “Condividiamo la stessa biologia indifferentemente dall’ideologia ciò che potrebbe salvarci, tu ed io è che anche i Russi amino i propri figli”, canta Sting nella parte finale di Russians, la cui musica riprende un tema di Sergej Sergeevič Prokof’ev.
Nel 2022, Sting ha detto “Ho cantato raramente questa canzone nei tanti anni trascorsi da quando è stata scritta, perché non avrei mai pensato che sarebbe stata di nuovo rilevante. Ma, alla luce della sanguinosa e tristemente sbagliata decisione di un uomo di invadere un vicino pacifico e non minaccioso, la canzone è, ancora una volta, un appello alla nostra comune umanità. Per i coraggiosi ucraini che combattono contro questa brutale tirannia e anche per i molti russi che protestano contro questo oltraggio, nonostante la minaccia di arresto e imprigionamento – Noi, tutti noi, amiamo i nostri figli. Fermate la guerra”.
Il cantante inglese ha cantato il suo pezzo pacifista anche al Festival di Sanremo 1986. Di Russians si trovano sul web anche diverse cover. Nel 1994 i Gigantor, un gruppo tedesco, ne fece una versione punk rock. Nel 2009 arrivo la bellissima versione gotica dei belgi Manic Movement. La magnifica voce dell’australiana Katie Anne Noonan ne fece una versione struggente nel 2020. Del brano troviamo anche due versioni a cappella, quella degli olandesi Rock4 e dei Voice Male. Nel 1988 la cantò addirittura Ilona Staller, traducendola, nella stessa interpretazione, in diverse lingue, italiano compreso.
Russians ha accompagnato il promo della seconda stagione The Americans, la serie televisiva della FX, ambientata negli anni della guerra fredda.